Cosa c’è di meglio di una bella gita fuori porta per evadere, seppur in modo momentaneo, dalla stressante e routinaria vita quotidiana? Tra i tanti borghi ricchi di storia e di cultura sparsi nella nostra bella Italia, c’è Narni, una ridente comunità situata geograficamente nelle immediate vicinanze del confine tra il Lazio e l’Umbria.
Una cittadina caratterizzata da un’impronta spiccatamente medievale, un luogo ideale per poter trascorrere una giornata spensierata, facendo fotografie e visionando angoli di bellezza pura. Quindi, cosa vedere a Narni in un giorno? Dalla storia alla cultura fino ad arrivare al mistero ed alla leggenda, si pensa che Le Cronache di Narnia sia stato liberamente ispirato proprio a questo centro umbro.
Cosa vedere a Narni in un giorno
Le antiche origini di Narni sono rintracciabili intorno al 300 a.C, quando i romani si insediarono qui costruendo una fortificazione con la quale controllare uno snodo cruciale, la Via Flaminia.
Come in precedenza accennato, a contraddistinguere Narni è un carattere essenzialmente medievale.
Nonostante il centro storico non presenti delle dimensioni eccessive, c’è molto da visionare passeggiando tra le proprie vie. Piazze, botteghe, scalinate, scorci panoramici e particolari unici nel proprio genere vanno a comporre luoghi di interesse che, malgrado una pubblicizzazione che poco rende giustizia alla loro ricchezza, hanno una bellezza senza tempo.
Percorrendo la via Flaminia in direzione Sud verso Narni, prima tappa non può che essere rappresentata dalla Rocca Albornoz.
Si è in presenza di una fortezza maestosa ed imponente, edificata nella seconda frazione del XVI secolo. Essa divenne, nei secoli a venire, dimora di importanti personalità ecclesiastiche, tra cui papi, vescovi e cardinali.
La conformazione della struttura in questione è quadrangolare, con le mura che avvolgono dolcemente un cortile nel quale si può accedere optando per due ingressi. Fruibile utilizzando una scalinata, al primo piano è situata la residenza signorile.
Di recente, in prossimità del cortile è stato allestito il Parco Tematico Medievale, dove periodicamente vengono organizzati eventi di rievocazione storica, concerti di musica medievale, danze e rassegne di tiro con l’arco. Secondo approdo, accessibile dal centro storico, è Porta delle Arvolte, la cui costruzione avvenne a cavallo tra gli anni 1471 e 1492. Sia l’arco che gli stipiti sono fatti di pietra a bugnato.
Percorrendo la centralissima Via Roma si arriverà al cospetto di Piazza Garibaldi. Quest’ultima è ornata da una fontana il cui bacino poligonale in mattoni racchiude una vasca di bronzo. Incamminandosi verso il centro cittadino, di strada vi sarà il Duomo di San Giovenale, santo patrono della città di Narni.
La porta di ingresso principale dell’edificio religioso è quella che affaccia su Piazza Cavour, ma la importante dal punto di vista delle dimensioni svetta su Piazza Garibaldi. La posa della prima pietra è collocabile nel primo decennio del Quattrocento, su quello che rimaneva di un’antica necropoli medievale. Ad oggi, è visitabile il suo campanile, la cui fattura è in parte romaica ed in parte rinascimentale.
Ma cosa è rimasto a Narni della sfarzosa epoca rinascimentale? Anche in questo caso, vi è l’imbarazzo della scelta. L’itinerario non può che fermarsi per una sosta a Palazzo dei Priori ed a Palazzo del Podestà. Il secondo è rintracciabile temporalmente al XIII secolo e tra le sue mura custodisce materiali archeologici, tra cui una mummia egizia, ed un prezioso affresco del Torresani. Degno di estremo interesse è anche un agglomerato religioso, tuttora riservato all’ubicazione di diversi uffici comunali. La Cappella del Rosario è una gioia per lo sguardo, visto che è stata meravigliosamente affrescata da artisti fiamminghi nel Quattrocento.