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Sant’Antonio Abate è un piccolo paesino dell’entroterra campano, che probabilmente non molti conoscono.
Tuttavia è stato luogo di un’importante via vai di culture diverse, che hanno reso il borgo ricco di cultura e di sfaccettature.
Infatti il suo territorio è stato abitato, sin dalle epoche remote, da popolazioni indoeuropee come gli Opici, gli Osci, gli Etruschi, i Greci, che nel 535 d.C.
combatterono contro i Goti nella guerra gotico-greca, i Sanniti, i Campani ed i Romani.
Soprattutto la civiltà di questi ultimi è documentata da numerosi reperti archeologici, riportati alla luce, che rendono Sant’Antonio Abate un luogo davvero affascinante.
Il periodo medioevale fu quello più buio per la città, che però dal XI secolo riuscì a riprendersi, cominciando un fiorente periodo di sviluppo fino ad oggi.
Cosa vedere a Sant’Antonio Abate
Anche se piccolo, il luogo ha bellezze da visitare, che vi faranno innamorare! Scopriamo insieme di quali si tratta.
Chiesa di sant’Antonio di Vienne
Risalente al lontano Duecento, la chiesa un tempo ospitava decorazioni sensazionali, di cui oggi non è rimasto molto purtroppo: all’interno potrete ammirare splendidi affreschi, testimonianza del talento di Galizia di Nocera.
Nel tabernacolo sono custodite le tele dell’Immacolata Concezione e della Deposizione e le quattro cappelle intitolate all’Addolorata, al Sacro Cuore di Gesù, a San Giuseppe e all’Immacolata Concezione.
Gli eventi e le sagre
Sant’Antonio Abate è un borgo molto vivace, che intrattiene i suoi cittadini e i visitatori con eventi e sagre: gli appuntamenti più importanti sono quello della Sagra della Porchetta e la Fiera di Sant’Antonio Abate, che iniziano il 17 gennaio ogni anno e durano circa una decina di giorni.
Altri eventi a cui vale la pena partecipare sono il carnevale, Fiorinfesta Expo che si tiene in primavera, Di Vin Castagne in autunno e infine la Sagra della Pasta e dei fagioli a inizio estate.