Cosa vedere a Ca du Ferrà in Liguria? Le migliori attrazioni

A Bonassola, in Liguria, vicino La Spezia si trova il magnifico vigneto di Ca du Ferrà. Ecco cosa vedere qui, lo sveliamo nell'articolo.

Nel territorio di Bonassola, in provincia della Spezia in Liguria, si trova una meta non troppo conosciuta ai più ma davvero sorprendente. Stiamo parlando di Ca du Ferrà con le sue splendide attrazioni e cose da vedere. Scopritele di seguito.

Cosa vedere a Ca du Ferrà in Liguria: attrazioni imperdibili

In Liguria, precisamente sul territorio di Bonassola a La Spezia, si trova Ca du Ferrà tra il “Golfo dei Poeti” e il “Golfo del Tigullio”, a 35 km dalla Spezia e a 50 Km da Genova.

Il magnifico paesaggio che avvolge Cà du Ferrà si compone di luoghi incantevoli. Bonassola attira ogni anno migliaia di turisti proprio per i suoi splendidi scorci di mare e i tramonti mozzafiato sugli specchi d’acqua. E’ qui che si trova Ca du Ferrà con le sue immense vigne. Andiamo alla scoperta di questo borgo ed ecco cosa vedere.

Le vigne di Cà du Ferrà a Bonassola

Ca du Ferrà a Bonassola, in Liguria, è nota principalmente per le sue immense e irresistibili vigne. La storia vede protagonisti Antonio Zoppi e Aida Forgione che, lasciate le rispettive professioni, nel 2000 vedono concretizzarsi il loro sogno: produrre vino. Custodi della bellezza del magico territorio di Bonassola, nel corso degli anni sono stati capaci di valorizzare quella splendida porzione di Liguria di Levante partendo dal rispetto per la terra e dalla passione per essa. Ca du Ferrà si trova in un territorio terrazzato di 4 ettari, e si estende dal livello del mare fino ai 400 metri di altitudine.

Impossibile non restare affascinati da questo agriturismo e azienda vinicola, unica nel suo genere, a bacca bianca che non soffre la siccità e mantiene un’acidità straordinaria. Una volta vinificato il suo gusto è morbido, molto zuccherino, e, nonostante i suoi 14 gradi, ha una beva facile e imperdibile.

Gustare il vino Ruzzesse

Il Ruzzese è un vino antico, e nobile tanto da essere citato nel trattato I vini d’Italia giudicati da Papa Paolo III Farnese e dal suo bottigliere Sante Lancerio. Il Papa non lo beveva, dice il trattato, ma ne “faceva la zuppa, ovvero, alla stagione del fico buono, mangiatolo mondo et inzuccherato, gli beveva sopra di tale vino”. Un vino davvero pregiato che è tornato a splendere grazie al recupero intrapreso da Ca du Ferrà.

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