Cosa vedere in Basilicata? Scoprite i consigli sulle mete da non perdere in una visita di 3 giorni.
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Avete scelto la Basilicata come meta per il vostro prossimo viaggio? Scoprite di seguito cosa vedere nella Regione italiana, le mete da non perdere e il tour in Basilicata in 3 giorni.
Tappa immancabile per chi vuole scoprire la Basilicata è Matera con i suoi Sassi. Cosa vedere? Qui troverete le suggestive abitazioni scavate nella roccia, le numerosissime chiese rupestri, i palombari (cisterne per la raccolta delle acque) e incredibili dedali di viuzze che la rendono davvero unica al mondo.
Se siete diretti in Basilicata anche solo per 3 giorni tra le cose da vedere c’è la Riserva Regionale dei Calanchi di Montalbano Jonico! Si tratta di un’area da vedere nei dintorni di Matera, assolutamente unica al mondo.
Il paesaggio richiama la superficie lunare ma che in realtà è un antico fondale marino. Il fondale di un mare, per la precisione, esistito circa 1,8 milioni di anni fa. La storia dei calanchi di Montalbano risale dunque a circa due milioni di anni fa e tracce di questa storia sono presenti nelle argille montalbanesi, ricche ancora oggi di antichi fossili marini.
Tra le cose da vedere assolutamente in Basilicata c’è il Ponte tibetano a Castelsaraceno, il borgo a forma di cuore, in provincia di Potenza, il più lungo d’Italia, d’Europa e del mondo. 586 metri da percorrere a 80 metri di altezza dal suolo. Questo ponte tibetano è soprannominato il Ponte tra i due parchi, proprio perché collega tra loro il Parco nazionale del Pollino e il Parco nazionale dell’Appennino Lucano-Val d’Agri Lagonegrese.
Pietrapertosa è un comune situato vicino a Castelmezzano, conosciuto soprattutto per il volo dell’angelo. In questa zona è possibile anche ammirare alcune delle testimonianze del passaggio di Arabi e Crociati: Castelmezzano infatti ha un passato saraceno ed è stata una tappa fondamentale per i cavalieri che si recavano in Terra Santa.
Craco è una delle cose da vedere quando si va in Basilicata, è un antico borgo chiamato anche “città fantasma”, in quanto è uno dei paesi abbandonati d’Italia già dagli anni Sessanta del Novecento. Tra le caratteristiche uniche di questo borgo ci sono le costruzioni realizzate completamente in tufo, nonché la torre normanna e il castello del XIII secolo.
A causa di continue frane e scosse gli abitanti dovettero abbandonare il borgo, che oggi offre uno spettacolo unico all’interno di un paesaggio soleggiato caratterizzato dai famosi Calanchi.