Cosa vedere a Mantova per San Valentino: consigli utili

Per un San Valentino perfetto e all'insegna del romanticismo, vieni a scoprire la meravigliosa città di Mantova.

San Valentino è ormai alle porte e sicuramente la vostra dolce metà si aspetterà qualche fantastica sorpresa. Se amate viaggiare, sono molte le città italiane da visitare. Una tra queste, che conserva preziosi tesori d’arte e architettura all’interno delle sue viuzze è sicuramente Mantova.

Città molto romantica già dai tempi di Shakespeare, che fece ripercorrere le vie odierne da Romeo, in cerca del veleno per morire accanto alla sua amata Giulietta, Mantova è una cittadina situata a sud-ovest della regione Lombardia. Chiamata anche città d’acqua per la presenza dei tre laghi formati dal fiume Mincio, quest’incantevole cittadina è considerata una delle più belle città d’Italia ed è l’ideale per passare qualche giorno di relax lontano dallo stress lavorativo.

Di seguito troverete tante idee su cosa vedere a Mantova.

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Cosa vedere a Mantova

Dichiarata patrimonio dell’Unesco e dell’Umanità e, nel 2016, Capitale Italiana della Cultura, la città di Mantova è nota per i suoi monumenti e le sue viuzze storiche, per il cibo e per essere considerata la città dei fiori di loto. Quest’incantevole luogo, attrae tutto l’anno moltissimi viaggiatori da ogni dove. Persino lo scrittore inglese, Aldous Huxley, la definì la città più romantica del mondo.

Dopo aver avuto modo di soggiornarci, rimase incantato dai suoi monumenti che parevano sospesi nel tempo e dalla nebbia invernale, tipica della zona padana e che avvolgevano le sue incantevoli viuzze, creando un’atmosfera suggestiva, misteriosa, quasi magica.

Un altro periodo favorevole per visitare la bellissima città di Mantova, è nella stagione estiva, precisamente tra luglio e agosto, per ammirare la sbocciatura dei fiori di loto.

Il fiore di loto è una radice della pianta acquatica di indole vagabonda, difatti nessuno ne conosce precisamente l’origine. Una leggenda romantica, narra che questa pianta iniziò a popolare i laghi mantovani, in particolare il lago Superiore di Mantova, proprio per ricordare una storia d’amore finita in tragedia.

Una giovane donna di origini orientali, morì inghiottita dalle acque del lago in cui si stava specchiando. Il suo amato, prima di fare la sua stessa fine, non potendo salvarla, decise di spargere dei semi del fiore di loto affinché la sua bellezza e il suo profumo ricordassero ogni anno, nella stagione estiva, la sua dolce amata.

Palazzo Ducale

Il Palazzo Ducale di Mantova, formato da oltre 500 stanze, ospitò per lunghi secoli la famiglia dei Gonzaga, precisamente dal 1328 al 1707, anni in cui governò sulla città di Mantova, sino a che il duca Fernando Carlo non fu costretto all’esilio.

Questa grandissima Reggia, è formata da differenti edifici disposti tra il Lago Inferiore e Piazza Sordello. Il nucleo originario era formato dal Palazzo del Capitano e la Magna Domus, edificati dalla famiglia Bonacolsi prima dell’arrivo dei Gonzaga. Tra i maestosi edifici, cortili, giardini e lussuose stanze, consigliamo di non perdere gli affreschi che dipinse Pisanello, pseudonimo di Antonio di Puccio Pisano, uno maggiori esponenti del gotico internazionale in Italia, per volere di Gianfrancesco Gonzaga.

È possibile visitare il Palazzo Ducale da martedì a domenica, dalle 8:15 alle 19:15. Il costo del biglietto d’ingresso è di 6.50 euro, mentre acquistando la Mantova Musei Card al costo di 16 euro, non bisognerà pagare alcun supplemento.

Palazzo del Podestà

Situato nel cuore della città vecchia tra il Palazzo Broletto e Piazza delle Erbe, Palazzo del Podestà iniziò ad essere costruito nel 1227 e ancor oggi rappresenta la testimonianza della grandiosa e gloriosa epoca storica comunale della città di Mantova poiché riuscì a sopravvivere a due incendi.

Ristrutturato nel 1241 a causa di un incendio che danneggiò in gran parte il Palazzo, questo palazzo non trovò pace sino a tarda epoca. Nel 1413 il Palazzo del Podestà fu nuovamente incendiato. Il sopetto di quest’atto ricadde su Gianfranco Gonzaga, mandante dell’operazione che, con la loro ascesa al potere, voleva cancellare il luogo simbolo del precedente periodo comunale.

Lo sfortunato Palazzo fu lasciato in rovina sino al 1442, quando Ludovico II Gonzaga, fece iniziare i lavori di recupero e restauro.

Ad oggi il Palazzo non è ancora visitabile per dei lavori di ristrutturazione iniziati nel 2012 a causa degli eventi sismici.

Palazzo della Ragione

Sempre situato in Piazza delle Erbe, il Palazzo della Regione fa parte di quella serie di edifici cittadini che sorsero in epoca medioevale.

I lavori di edificazione di questo Palazzo iniziarono intorno al XI-XII secolo e fin da subito fu destinato ad accogliere le assemblee e le adunanze cittadine o, in caso di cattivo tempo, il mercato che solitamente aveva luogo in Piazza delle Erbe.

L’edificio subì numerose modifiche durante i secoli, fin dalla metà del XIII secolo. Nel XV secolo vennero eretti i portici e nel 1472 fu innalzata l’imponente Torre dell’Orologio.

Ad oggi, è chiuso per restauri sino a settembre 2018.

Scritto da Arianna Patelli

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