Un tempo le Langhe erano un luogo difficile e impenetrabile. Oggi appaiono, come un paesaggio integro e immutato, fuori dai grandi percorsi si snodano stradine inusuali che segnalano paesaggi insoliti e Borghi pittoreschi.
Cosa vedere nelle Langhe in 3 giorni
Verduno, sentinella della langa annuncia a partire dalla parte bassa un susseguirsi di colline ricoperte da vigne, fino ad arrivare a Roddino confinando con la parte alta. I vigneti creano disegni geometrici multicolore dove l’arte si fonde con suggestive borgate solitarie come l’antico e silenzioso centro storico di Monchiero che si affaccia sulla valle del Tanaro quasi a chiudere il territorio.
Sagome di castelli e torri medievali, cascinali e antiche cappelle si ergono immobili a degli antichi borghi dal nome leggendario come Montelupo da cui il panorama si spinge fino a largo alpino.
Adagiato sulla collina il profilo caratteristico di Rodello dall’architettura settecentesca , conferisce un tono severo è importante.
Immersa in questo paesaggio è situata la Morra , un paese ricco di storia, cultura e radici contadine simboleggiata dal monumento al vignaiolo collocato in piazza Castello, che si affaccia su un panorama mozzafiato spazia dal Roero su tutta la bassa e alta langa.
Il paese di Monforte mantiene ancora la geometria medievale, sospeso tra passato e presente nelle cui viuzze vi sono le antiche storie dei catari, dove riecheggiano insieme i suoni dell’anfiteatro naturale situato sulla sommità del borgo antico.
In questo posto vi sono castelli costruiti ai tempi dei romani e dei barbari, i quali raccontano di nobili famiglie proprietari di questi fondi.
Barolo nasce disteso in una conca dal particolare microclima, il castello è sede di un’enoteca regionale del celebre museo del vino, simbolo principale di questa terra.
Castiglione Falletto emerge con la sua spettacolare singolarità a tutto tondo sul colle come un’isola fluttuante, mentre dall’alto sperone collinare spazia Novello, la cui architettura ricorda un ricco passato secolare. Oltre al paesaggio dei vigneti, quello naturalistico dei boschi con vasti panorami sulle Langhe a sfondo di alpi e appennini vi sono grandi distese di noccioleti della pregiata tonda gentile di langa.
Tuttavia, durante le stagioni vi sono feste e sagre con rievocazioni storiche, incontri teatrali,mostre d’arte e concerti musicali.
Per i turisti vi sono hotel e agriturismi di gran classe. Si possono fare molte attività come golf, equitazione, trekking, ciclismi e motoraduni.
Vini e piatti tipici
La langa dei vigneti domina buona parte del paesaggio facendolo assomigliare in modo ordinato e regolare ad un immenso spartito di musica.
La prima parola che viene associata alle Langhe è il vino. La coltivazione delle vite risale a tempi memorabili, la qualità dei prodotti è riconosciuta da sempre a livello mondiale.
La vendemmia, infatti è un avvenimento esaltante vissuto con partecipazione dal popolo, il Nebbiolo è uno dei vini più importanti, nasce sulle Langhe da un vitigno autoctono, è stato scoperto su queste colline dagli antichi romani, riscoperto a metà 800 dal re Carlo Alberto definito “il re dei vini il vino del re”. Ora è uno dei vini più importanti al mondo, definito dagli esperti un’opera d’arte.
Oltre al Barolo e al Nebbiolo vi sono altri vini come il Dolcetto e il Barbera, mentre si sta affermando il Verduno Pelaverga per il suo gusto speziato e piacevole. Tra i bianchi invece, vi è la Favorita e l’ Arneis.
L’enogastronomia è una vocazione in queste terre, famosi sono i tartufi bianco e nero, dal profumo intenso e afrodisiaco rappresentano un diamante per la cucina di Langa. Come piatti tipici vi sono al primo posto gli Agnolotti, il cui nome deriva dal gesto di un pizzicotto, a seguire il Brasato al Barolo arrosto di carne cucinato con il famoso vino, Il risotto al Barolo di cui il più celebre estimatore fu Camillo Benso conte di Cavour, legato al mondo contadino vi è il salame cotto , un piatto povero condito con spezie e aromi e per finire la Torta di nocciole.