Padova ha molto da offrire. Se non sapete cosa vedere qui, vi copriamo con un itinerario completo di attrazioni straordinarie.
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Non sapete cosa vedere a Padova? Non abbiate timore: ci pensiamo noi! Padova è una città di contrasti visivi. In un’area relativamente compatta si trovano le strette vie del centro storico, la grandezza rinascimentale delle piazze principali, le cupole bizantine del santuario di Sant’Antonio e l’ampia vista simmetrica e il corso d’acqua con statue di Prato della Valle.
Altrettanto varie sono le sue attrazioni turistiche, che comprendono una prestigiosa università con il primo giardino botanico e il primo teatro di anatomia del mondo, una cappella affrescata che è uno dei principali tesori artistici italiani e il luogo di sepoltura e il santuario di uno dei santi più venerati al mondo.
Sebbene sia nato a Lisbona, in Portogallo, l’eloquente predicatore del XIII secolo, Sant’Antonio, visse e operò a Padova, che lo rivendica come proprio. Il santo è sepolto qui, nell’immensa Basilica di Sant’Antonio, una popolare meta di pellegrinaggio da quando la sua costruzione iniziò nell’anno successivo alla sua morte.
La cappella della Madonna dell’Arena fu costruita tra il 1303 e il 1305 come cappella di un palazzo che fu demolito intorno al 1820. Anche se dall’esterno non sembra straordinaria, il suo interno è uno dei tesori artistici più inestimabili d’Italia. Le pareti di questa cappella sono interamente ricoperte da affreschi dipinti da Giotto tra il 1303 e il 1306.
Nel cuore della città vecchia di Padova, tre piazze adiacenti sono state il centro della vita dei Padovani fin dal Medioevo. Tra Piazza della Frutta e Piazza delle Erbe, il Salone o Palazzo della Ragione, costruito nel 1218-19 come tribunale, è la più grande sala medievale d’Europa. Le sue pareti sono ricoperte da centinaia di pannelli affrescati con temi astronomici, mitologici e zodiacali.
I Musei Civici sono costituiti da due musei e dalla chiesa romanica degli Eremitani e dalla Cappella degli Scrovegni. La pinacoteca espone dipinti di Giotto, Bellini, Giorgione, Tiziano, Tiepolo, Veronese e Tintoretto, oltre a opere di artisti fiamminghi e olandesi.
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