Ecco la guida che vi segnala che cosa vedere in Val di Funes, da prendere in considerazione come prossima meta!
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Paesaggi mozzafiato, incontaminati, che ci fanno staccare dalla frenesia e dall’inquinamento delle città: questo è il Trentino Alto Adige, dove si trova la splendida Val di Funes, da visitare in qualsiasi stagione, per apprezzarne tutte le sfaccettature.
La Val di Funes, dominata dalle vette dell’ Odle di Eores e di Funes, è un luogo che racchiude sia paesaggi dalla bellezza ineguagliabile, sia piccoli borghi che sono delle vere e proprie perle, sospese nel tempo.
Ecco la guida che vi segnala le cose più belle in Val di Funes, da prendere in considerazione come prossima meta!
Considerato come capoluogo della valle stessa e sovrastato dal “duomo della valle”, una chiesa con cupola bulbiforme di 65 m, San Pietro è un piccolo borgo incorniciato da un paesaggio circostante pazzesco.
Un tesoro nella natura da cui lasciarsi conquistare, in cui risiedono bellezze architettoniche uniche, come la chiesa in stile neo gotico risalente all’800, che acquista ancora più fascino grazie ai frutteti, i vigneti e gli alberi di castagne della zona, nei quali è immersa.
E’ possibile anche visitare il museo mineralogico del borgo: nato come collezione privata, è oggi un museo in costante crescita che offre l’opportunità di scoprire l’affascinante varietà rocciosa alpina
Il Parco Puez-Odle vi permetterà di vivere appieno la bellezza naturale del luogo, tra peccete e lariceti, gustandovi l’aria frizzante di montagna. Ad oggi i posti così incontaminati sono rari, quindi è bene preservare una perla del genere.
Si tratta di un complesso fortificato, uno dei più grandi del Trentino. Oggi è visitabile e ospita al suo interno il più grande torchio altoatesino, alto oltre 10 metri, e una collezione di oltre 100 miniature di castelli realmente esistenti.
Un valico tra la val d’Isarco e la val Badia, perfetto da esplorare durante una piacevole passeggiata.
Dai suoi 2003 metri si può godere di una vista unica sulle montagne circostanti spaziando dal Sass del Putia, per poi raggiungere i rifugi e rilassarsi mangiando prelibatezze locali.