Argomenti trattati
Tursi, piccolo centro collinare poco distante dal mare, conta circa 6.000 abitanti nonostante la sua ampia estensione, oltre 16.000 ettari. Il borgo antico di Rabatana sta diventando un’attrattiva sempre più d’interesse, grazie anche ai progetti di riqualificazione che l’hanno valorizzata.
Tursi ha dato tra l’altro i natali al più volte candidato al Nobel per la letteratura Albino Pierro, poeta che spesso nelle sue poesie ha dedicato interi versi d’amore verso il borgo. Vediamo insieme quindi cosa visitare vicino a Tursi, il suggestivo borgo lucano.
Cosa visitare vicino a Tursi
La Rabatana e il santuario
Le due attrazioni in oggetto, offrono paesaggi e scorci di una storia antica. Per quanto riguarda il santuario, è una piccola ma bellissima chiesa, molto particolare come particolare e caratteristico è il percorso per raggiungerla, su di una stradina stretta e molto panoramica.
Sicuramente anche l’ambiente circostante è più godibile durante la bella stagione. Il santuario, curato e tenuto quasi maniacalmente, è aperto solamente in alcune ore, ma generalmente le suore lasciano girare i visitatori piuttosto tranquillamente.
La Rabatana invece è un antichissimo borgo, un posto incantevole, magico e con un silenzio che la fa da padrone, spesso sottoposto a lavori di ristrutturazione e riqualificazione. Dalle origini arabo/saracene e con dei vicoli davvero minuscoli per inerpicarsi e raggiungere i luoghi più belli, il paesino è diroccato per metà, ma la vista ripaga anche gli sforzi fatti per raggiungerlo, ed è in grado di riportare indietro nel tempo.
Consigliabile per la visita la presenza di una guida in grado di spiegare la storia e le origini del borgo.
Le chiese
Oltre al santuario già citato, Tursi e i dintorni sono ricchi di chiese antiche nonché sede vescovile addirittura dal X secolo. Da visitare ad esempio il convento dei Cappuccini, risalente alla metà del 1500 per poi essere abbandonato il secolo successivo e ristrutturato in epoca moderna (XIX sec). Oltre alla chiesa interna, di sicuro interesse è una tela che raffigura la S.S.Trinità dove affianco, lungo le pareti, sono rappresentati anche gli apostoli con una serie di medaglioni.
In centro paese, non può mancare la visita all’esterno dell’imponente cattedrale, con le sue tre navate interne e numerosi rilievi in pietra. Purtroppo all’interno la costruzione non è più visitabile a causa di un grave incendio datato 1988 che ne ha danneggiato irrimediabilmente la struttura. Sempre nell’ambito “chiese“, da menzionare anche quella di San Filippo Neri e della Madonna delle Grazie.
Nei dintorni di Turisi
Anche nei pressi di Turisi ci sono molte attrazioni la cui visita, tempo permettendo, non può mancare, come ad esempio il Castello di Valsinni, edificato poco dopo l’anno 1000, dall’immenso valore storico, originariamente posto a difesa sul fiume Sinni, nei pressi dell’ultima chiusa. Sempre a Valsinni, nei giardini dell’omonimo Castello, il Parco dedicato alla poetessa Isabella Morra, dove è nata e morta molto giovane.
Ogni estate, in paese, vengono riproposti i versi della giovane fanciulla, accompagnati dai menestrelli del paese, che insieme ai visitatori passeggiano per le vie del paese seguendo un itinerario davvero molto poetico e romantico, per rivivere atmosfere e sapori autentici.
Un’ultima menzione al Museo della Siritide, vicino Policoro. Una prima sezione del museo archeologico è dedicata a testimonianze del periodo neolitico, e consistono in alcune ceramiche lavorate e dipinte a mano risalenti al “VI-III millennio a.C.”
Una seconda sezione è invece dedicata all’età del Bronzo, per un totale di cinque sezioni. Assolutamente da non perdere per gli appassionati di storia.