Quali sono gli stati del mondo in cui agli italiani è permesso recarsi? Ecco la lista compilata sulla base delle ultime normative nazionali.
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Con l’arrivo dell’estate e i nuovi traguardi che ogni giorno sta raggiungendo la campagna vaccinale, a molti italiani è tornata la voglia di viaggiare all’estero, anche per cercare di lasciarsi finalmente alle spalle la stagione pandemica. Non in tutti gli stati del mondo è però consentito il libero accesso ai nostri cittadini, come disposto anche dagli ultimi Dpcm del governo e dalle successive ordinanze.
I vari stati sono infatti stati classificati in cinque diverse liste a seconda della possibilità o meno di transitarvici e con quali motivazioni. Vediamo quali sono.
Stando al Dpcm del 2 marzo scorso sono liberamente consentiti fino al prossimo 30 luglio gli spostamenti da e per gli stati compresi all’interno delle cosiddette Lista A e Lista C, per qualsiasi motivazione e fatte salve le limitazioni previste in Italia su base regionale.
Se nella Lista A sono soltanto presenti la Repubblica di San Marino e lo Stato della Città del Vaticano, i paesi della Lista C si dividono in:
Esistono poi i paesi elencati all’interno della cosiddetta Lista B, i quali altro non sono che i paesi della Lista C con rischio legale stabilito dalla legge propria.
Sempre secondo il DPCM del 2 marzo sono inoltre consentiti gli spostamenti senza necessità di motivazione, quindi anche per turismo (fatte salve le limitazioni disposte in Italia a livello regionale), nei paesi facenti parte della Lista D: vale a dire Australia, Canada, Giappone, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Thailandia e Stati Uniti.
Coloro che rientrano nel nostro Paesedopo aver soggiornato o transitato dai Paesi della lista D 14 giorni prima del loro arrivo in Italia, anche senza sintomi, devono raggiungere la loro abitazione con trasporto privato e fare una comunicazione obbligatoria alle autorità all’arrivo, informando le stesse in caso di sintomi.
Oltre a ciò, le suddette persone devono inoltre avere un certificato attestante un tampone negativo fatto 72 ore prima dell’ingresso in Italia e una volta raggiunta la struttura ricettiva devono rimanere in auto quarantena a casa per 10 giorni. Al termine della quarantena devono fare un ulteriore tampone negativo.
In tutti gli altri paesi del mondo i viaggi potranno essere effettuati soltanto per motivi di lavoro, salute, assoluta necessità, rientro al domicilio, residenza o abitazione e per motivi di studio. Esistono tuttavia restrizioni specifiche per Bangladesh, Brasile, India e Sri Lanka.