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Durante una vacanza in Puglia, è interessante visitare la Cripta del Duomo di Lecce. Si tratta di un luogo ricco di storia e di arte, da vedere nel contesto della visita della città.
Cripta del Duomo di Lecce
La Cattedrale di Lecce è una splendida Chiesa in stile barocco, dedicata al culto di Maria.
Il Duomo è infatti conosciuto con il nome di Cattedrale della Vergine Assunta. La struttura risale al XVII secolo, epoca in cui l’arte barocca conobbe il suo massimo splendore. Precisamente, la chiesa venne costruita a partire dall’anno 1517. La cripta presenta caratteristiche tipiche dello stile dell’originaria struttura costruita dai Normanni. In quell’epoca, il volere del Vescovo Roberto Volturio decretò la necessità di edificare una suggestiva cripta, che al giorno d’oggi si può visitare.
La struttura della cripta
La cripta della maestosa Cattedrale di Lecce è composta da tre ampie navate. Si tratta di una chiesa con pianta a croce greca, con piccole volte a crociera sul soffitto.
All’interno di questo contesto sono presenti ben 92 alte colonne, che presentano sulla sommità capitelli scolpiti in modo magistrale. Tutte le colonne sono state costruite utilizzando una pregiata tipologia di pietra, finemente decorata.
Le decorazioni dei capitelli
Tra i capitelli più particolari si può notare quello che rappresenta quattro teste. Tra queste due sono maschili, mentre la restante metà rappresenta visi di donne. Un altro splendido capitello ritrae grifi e draghi, mentre altri ancora sono stati scolpiti con figure di aquile e arieti. Degni di nota sono anche gli elementi decorativi che imprimono nella pietra l’effigie di importanti stemmi. Nella navata posta sul lato destro della cripta si trova un capitello che ritrae la torre del campanile dell’antico Duomo.
Le sepolture
All’interno della cripta sono sepolti importanti figure appartenenti alla storia della città pugliese. Si tratta di personalità eminenti come quella del Vescovo Giovanni Battista Castromediano. Un altro importante membro del clero sepolto nel medesimo luogo è Oronzo Tiso. Si tratta di sacerdote del Salento che durante la seconda metà del XVIII secolo era anche conosciuto per le sue doti di ottimo pittore.
Gli altari
Originariamente all’interno della cripta erano presenti ben dieci altari. Attualmente ne rimangono soltanto due nella navata destra. Si tratta di uno splendido altare intitolato a San Giovanni e di quello costruito in onore di Santa Elisabetta. All’interno della navata posta sulla sinistra della chiesa si possono invece ammirare altri importanti altari. Uno è dedicato a Santa Irene, la patrona della città. Il quarto altare da vedere nella cripta è invece intitolato alla Madonna del Soccorso.
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