Viaggiamo con il corpo e non solo, viaggiamo anche con i sapori grazie alle cucine etniche nel nostro Paese.
In un mondo sempre più uniforme ed omologato, valorizzare le cucine etniche rappresenta sia un modo per soddisfare il proprio palato, che la propria curiosità, ma significa anche accogliere il retaggio di culture da noi lontane. Ma, quali provare?
Oggi tutto questo è possibile grazie ad una fitta rete di relazioni tra gli stati.
Se anche un kataifi in un ristorante greco servito su un letto di sciroppo di miele o un profano bademjan koresh rosso-dorato non dovesse armonizzarsi ai vostri gusti, sarebbe comunque un’esperienza il fatto di averlo assaggiato.
Se tra le cucine etniche, ne cercate una cucina salutare ed equilibrata allora il cibo Giapponese è quello giusto per voi. Difatti la dieta Nipponica con le sue caratteristiche assicura al suo popolo una vita longeva.
Fondata sul consumo di riso e pesce crudo insieme a verdure, i giapponesi evitano un grande consumo di carne. Grande importanza hanno le spezie e le salse come il wasabi condimento molto piccante anche se difficile da reperire fresco e la salsa di soia.
Il sushi, il cui riso è particolarmente ricco d’amido in modo che i chicchi siano ben incollati tra loro, è declinato in molte possibili varianti a seconda di forma e composizione ad esempio esiste il nori sushi di forma tonda con in torno una sottile alga dove il pesce è situato al centro.
Il nigiri sushi ha invece una forma allungata col pesce posizionato al centro, solitamente salmone crudo. Il sashimi prevede solo l’uso del pesce crudo senza riso tagliato a fette. Le principali bevande sono il tè verde e il sake. La cucina Nipponica non prevede il formaggio ma un sostituto meno grasso e più salutare è il tofu derivato dalla soia.
Il tipico pasto Greco prevede una serie di antipasti paragonabili ai finger-food ad esempio ai dolmàdes (involtini di riso o di carne tritata) da condire con varie salse come la melitzanosalata (salsa a base di melanzana) o lo tzatziki (yogurt con cetriolo, aglio e olio), in particolare la cucina Greca prevede l’uso di olio extravergine d’oliva.
I piatti principali sono o a base di carne o a base di pesce. Il moussakà, uno sfornato di melanzane, patate, ragù e besciamella o il matmatsata, spaghetti serviti con polpette di carne e sugo di pomodoro.
Nelle zone costiere prevale l’uso del pesce con la taramo salata che si prepara con uova di carpa in salamoia. Tra i formaggi il più noto è la feta, formaggio di capra bianco.
Tradizionali sono anche le insalate di verdure locali. L’insalata alla Greca è costituita da pomodoro,cetriolo, cipolla, feta, olive e olio.
Invece i dolci prevedono l’uso di frutta secca, miele, cannella e chiodi di garofano, esempi sono il kataifi e il kourkoubinia. Tra i vini di cui la Grecia è una grande produttrice il più importante è il Retsina, vino da tavola bianco o rosato aromatizzato mediante l’aggiunta di resina di pino d’Aleppo.
Infine, tra le cucine etniche, citiamo quella iraniana. Un pasto tipico Iraniano inizia sempre con un rigoglioso Mazè, composto da salse che si accompagnano al tipico pane locale, il naan, una sorta di pane azzimo molto sottile come la pita.
L’ingrediente principale è il riso, in particolare il basmati che viene immerso nell’acqua salata e il giorno dopo cotto al vapore, successivamente condito con salse elaborate principalmente a base di carne, spezie e frutta secca.
Elemento caratterizzante della filosofia culinaria Iraniana è il contrasto tra gli elementi freddi e quelli caldi del piatto. Infatti secondo loro ci deve essere un equilibrio tra le componenti del cibo.
Il termine Koresh si usa per indicare i vari tipi di stufati di questa cucina, in particolare i più raffinati contengono melassa di melograno. I principali ingredienti caldi sono il fico, l’uva, le arachidi, le mandorle e i frutti di bosco mentre quelli freddi sono gli spinaci, le prugne, il melograno, i fagioli e il cedro.
Il mondo è un meraviglioso mosaico di culture tutte incantevoli ed affascinanti. Troppo spesso alcune persone rifiutano di assaggiare cibi differenti dal quotidiano precludendosi queste imperdibili esperienze.