Degustazione olio in Liguria: informazioni e curiosità

La degustazione di olio in Liguria è un'esperienza gastronomica incredibile.

L’olio, specialmente quello extravergine d’oliva della Liguria, si riconosce e distingue facilmente dagli altri consumati in Italia. Il suo gusto è esclusivo e particolare, fruttato, delicato e senza un sapore amarognolo, con sentore di olive e pinoli. Se vi trovate in zona, una degustazione di olio in Liguria è d’obbligo.

Olio della Liguria: informazioni

Il suo sapore particolare è dato dalle condizioni climatiche della zona, le piante di taggiasca sono di elevata qualità e da esse si ottengono delle olive piuttosto colorate. Vengono successivamente spremute e macinate, per una produzione di olio d’oliva eccellente e rinomata.

Esso viene considerato attualmente come il prodotto gastronomico per eccellenza più conosciuto ed usato nella Liguria.
Bisogna sapere anche che è un prodotto gastronomico ed alimentare molto consigliato, perchè ha i suoi buoni valori nutrizionali e salutari, che servono, per prevenire il manifestarsi di determinate malattie del corso della nostra vita.

Infatti il suo consumo quotidiano o frequente può davvero essere utile, per ridurre il rischio del verificarsi di infarti e tumori e del colesterolo cattivo.

Gli è stato anche assegnato il marchio DOP di origine controllata, perchè si sono riconosciute delle sue particolari caratteristiche di sapore e gusto, differente da quello di tutti gli altri oli italiani ed una sua produzione con uso di olive taggiasche, presenti soltanto in Liguria, che lo hanno reso unico nel suo genere caratteristico.

Il marchio imposto serve a difenderne la sua origine e natura caratteristica, dalle imitazioni dei produttori di altri oli, anche di extravergine di oliva.

Il marchio DOP di origine controllata è stato assegnato a tale olio di oliva, anche perchè viene prodotto usando delle olive, raccolte delicatamente, con delle reti sovrapposte proprio quando hanno raggiunto il giusto livello di maturazione e con la buona colorazione. Queste sue buone fasi di lavorazione produttiva, lo hanno reso qualitativo ed esclusivo.
Bisogna anche poter imbottigliare l’olio ottenuto, scegliendone il giusto materiale, per conservarne nel tempo, il suo reale sapore caratteristico e la sua qualità ottenuta con la produzione.

Degustazione olio in Liguria, cosa sapere

Può essere usato per condire un contorno o un secondo a base di carne. Inoltre, viene utilizzato per la preparazione del gustoso pesto ligure alla genovese. Infine, è possibile degustarlo nella maniera più classica, su una fetta di pane.

L’olio di oliva ligure può essere degustato e consumato anche insieme ad alcuni altri prodotti alimentari partecipando a eventi e feste descritti di seguito, che si svolgono ogni anno in Liguria.

Nel mese di Novembre si svolge una fiera caratteristica con la rassegna di “Olioliva“, ad Imperia Oneglia, dove sono presenti anche oltre 200 stand, per far provare l’olio, con delle degustazioni di altri prodotti caratteristici della Liguria, che possono essere anche acquistati. Lo stesso evento prevede anche la visita guidata a dei frantoi ed aziende, del territorio circostante.

Vi è una manifestazione chiamata “Pane e Olio“, che si svolge nel mese di Dicembre a Sestri Levante, con delle sue degustazioni anche abbinate a delle bruschette e fette di pane e ad altri prodotti, con i quali viene usato come condimento in delle cene tematiche. Si possono in tale occasione anche visitare degli uliveti e frantoi caratteristici e storici della zona e dei laboratori specializzati, per conoscere tutte le sue fasi di lavorazioni caratteristiche.

Molto popolare anche una manifestazione chiamata “Meditaggiasca“, nel mese di Maggio a Taggia. Partecipano gli chef impegnati nella preparazione di piatti e ricette, con l’uso dell’olio ligure.
degustazione olio d'oliva

Origini della produzione dell’olio in Liguria

La raccolta delle olive taggiasche e la conseguente produzione dell’olio extravergine di oliva, è iniziata nella metà del 1200, quando i monaci Benedittini,ebbero la possibilità di avere un convento costruito nella zona della Valle di Taggia.

Essi iniziarono quindi da quell’epoca a svolgere una delle loro prime attività agricole di coltivazione e cura della piante taggiasche che si trovavano in terreni e in zone collinari con un clima mite e favorevole durante l’anno, con precipitazioni frequenti ma non esagerate e senza troppo freddo in inverno.

Successivamente, si raccoglievano le olive nei mesi adatti, venivano macinate e spremute, con l’uso di frantoi antichi, prima che ci fosse la diffusione di quelli meccanici usati anche in altre regioni e zone d’Italia.
La raccolta delle olive specialmente quelle taggiasche, inizia nel mese di Novembre di ogni anno e può durare anche fino a Febbraio, considerando la loro lenta maturazione e quindi con una produzione quantitativa di olio ligure,certamente maggiore di quella ottenibile in altre parti e regioni d’Italia.

Scritto da Redazione Online

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