Degustazione olio, il tour nel Salento

Degustare olio in Salento è un'esperienza unica.

L’Italia, un bellissimo paese che tra le tante meraviglie vanta di un patrimonio inestimabile: olio d’oliva extravergine.
Vi sono infatti circa 500 varietà di alberi di olivo che hanno diverse caratteristiche sia a seconda della regione dove vengono coltivati che a seconda del contesto naturale.

Alcuni di questi, sono esemplari secolari che narrano la tradizione e la cultura del territorio di origine. Altri, invece, sono il risultato di coltivazioni moderne. Comunque la coltivazione dell’olivo fa dell’Italia la seconda nazione europea nella produzione di un eccellente olio d’oliva extravergine.

Degustazione olio nel Salento, cosa sapere

L’olio d’oliva extravergine è il risultato, ottenuto mediante una lavorazione meccanica, di un’unica varietà di oliva vergine.

Il grado di acidità è pari a 0,8 g per 100 g di prodotto estratto dalla prima spremitura. Altri parametri che determinano la dicitura “Olio d’oliva Extravergine” sono le proprietà organolettiche e il PH. Elementi come acido oleico, tocoferolo, carotene sono efficaci antiossidanti che prevengono l’invecchiamento dei tessuti molli e dell’apparato cardiocircolatorio. Dunque le caratteristiche organolettiche e le sostanze nutritive presenti all’interno dell’olio extravergine d’oliva sono essenziali per la salute umana.

Il territorio denominato Salento è conosciuto come il tacco dell’Italia. Una splendida zona tra il mar Ionio e il mar Adriatico ricca di storia, fascino, natura e tradizioni locali: un paradiso incontaminato del paese italiano. Una macchia mediterranea incorniciata da sole, mare e vento.

L’olio d’oliva extravergine presente in questa zona è un prodotto d’eccellenza tutto italiano ed è oggetto di vanto e di prestigio in tutto il mondo.
L’olio pugliese, ma, soprattutto, quello prodotto nella zona del Salento, è conosciuto e amato per la sua bontà in quasi tutto il continente.

Il colore di questo olio ha diverse gradazioni che vanno dal giallo oro al verde scuro. Il colore scuro è dovuto al processo di produzione e alla lavorazione che è priva di processi di chiarificazione del prodotto.

Un elemento, questo, a favore della cultura semplice e tradizionale di questo territorio. Le aziende produttrici di olio, infatti, si ispirano al rispetto del territorio e delle tradizioni secolari, mostrando passione e impegno per custodire sapori e profumi di un tempo.

Le cultivar di ulivi presenti in questo territorio sono, principalmente, tre varietà autoctone:

  • ogliarola;
  • leccino;
  • nociara.

La varietà dell’oliva ogliarola è coltivata sulla collina di Brindisi. Le olive vengono raccolte direttamente dall’albero e l’estrazione dell’olio deve avvenire entro le 48 ore dalla raccolta. Questo procedimento avviene nel periodo che va da settembre a novembre. Dopo la raccolta si passa alla molitura semplice e con l’aiuto di precisi macchinari i frutti vengono separati dalle foglie e passati alla spremitura. L’olio prodotto da questa varietà ha un colore giallo dorato molto intenso e il sapore è molto fruttato. Presenta una nota olfattiva che ricorda il profumo delle olive appena frante.

A sud di Bari e sulle colline di Taranto si coltiva l’olivo nociaro, una coltivazione tradizionale e secolare. Questo prodotto, risalente all’epoca neolitica, trova habitat naturale e favorevole in queste terre. Si tratta di un olio pregiato con un retrogusto leggermente amaro e qualche nota piccante.

ogliarola

Come degustare l’olio?

Prima di degustare l’olio, è consigliabile come per il vino, concedersi un flavour. I differenti profumi olfattivi sono determinati dal tipo e dalla qualità dell’oliva. Bisogna versare un cucchiaio di olio in un piccolo bicchiere, tenerlo con le mani per scaldare il fondo dove si è depositato il prodotto.

Dopodiché bisogna portare il bicchiere al naso e annusarlo tre volte scostando ogni volta il naso.
Invece per la degustazione basta un piccolo sorso di olio, da tenere in bocca per circa 20 secondi. Questo procedimento agevola la percezione di sapori del prodotto. Anche la degustazione dell’olio utilizza gli stessi termini di quella del vino.

Scritto da Redazione Online

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