Sorseggiare vini nelle Langhe è un'esperienza unica.
Le Langhe sono un territorio collinare del Piemonte che si estende tra le province di Asti e Cuneo, confinanti con il Monferrato, il Roero e l’Astesana. Dal 2014 sono entrate ufficialmente nella lista dei beni del Patrimonio dell’Umanità. Le Langhe sono anzitutto un importante centro di viticoltura e vinificazione, in cui spiccano diverse varietà di vino celebri in tutto il mondo e certificati DOC e DOCG.
Un tour di degustazione vini nelle Langhe è indispensabile per gli appassionati del vino, per poter apprezzare le diverse qualità della bevanda considerata il nettare degli dei.
Indiscusso protagonista dei vini delle Langhe, il Barolo ha conquistato il titolo di “Re dei vini, vino del Re“; la sua uva è quella prodotta dal vitigno Nebbiolo, che matura tardivamente, circa verso la fine di ottobre.
Il Barolo ha tra le sue caratteristiche organolettiche uno splendido colore rosso granato trasparente, con riflessi aranciati. Il profumo è articolato: presenta fragranze di confetture di lamponi, rose appassite e fragoline all’inizio; col passare del tempo si arricchisce di sentori di funghi secchi, pepe nero, tartufo, noce moscata, liquirizia, cuoio e tabacco.
Questo vino rosso piemontese è particolarmente strutturato, morbido e saporito, ricco di un importante componente tannica e di una freschezza che si mantiene a lungo, garantendo alla bevanda una grande longevità.
La gradazione alcoolica del Barolo è pari a 13% vol. e va servito a temperatura ambiente (20-22°C) e, soprattutto se è invecchiato, va stappato almeno due ore prima di essere servito.
Altro famosissimo vino piemontese è il Barbaresco; nasce nel cuore delle Langhe, a pochi chilometri dalla zona di produzione del Barolo. È un vino dalle antiche tradizioni, il cui nome deriva dalla natura selvaggia del territorio d’origine, conosciuta dai tempi dei Romani con il nome di selva barbarica, da cui sembrerebbe derivare appunto la dizione Barbaresco.
Anche questo vino è prodotto dai vitigni del Nebbiolo e si presenta con un colore rosso rubino brillante, trasparente quanto basta, che tende al granato con l’invecchiamento.
All’olfatto esprime eleganza e finezza, emanando profumi floreali di violetta e piccoli frutti rossi, mentre al palato è equilibrato di buon corpo, con una buona freschezza e tannini vellutati; la sua maturità la raggiunge dopo almeno 5/10 anni di invecchiamento.
Il barbaresco va servito a una temperatura di 16-18° e si presta per accompagnare la cucina del territorio delle Langhe: primi piatti con sughi di carne, arrosti, brasati e selvaggina.
Un altro vino che merita ancora di essere scoperto e apprezzato è il Dolcetto d’Alba, il più bevuto durante i pasti in queste zone; è un vino esclusivamente rosso, prodotto con uve di Dolcetto. Ha un colore rubino brillante, fortemente fruttato, con un gusto deciso e secco e un retrogusto di mandorla amara e tannino.
La sua gradazione è solitamente attorno agli 11,5°C, ma quando però questa sale oltre i 12°C, dopo un invecchiamento di almeno 12 mesi, acquisisce la denominazione Superiore.
Essendo un vino di uso quotidiano nelle Langhe, ben si appresta ad accompagnare antipasti di verdure, salumi, carni di vitello o manzo, ma anche si affianca bene ai risotti coi funghi e alle minestre di legumi.
Il Barbera d’Alba DOC è forse il più conosciuto dei vini protetti a base di Barbera; deve garantire una gradazione alcoolica minima di 12% vol. e un invecchiamento di almeno un anno in legno.
È prodotto dall’uva Barbera, un vitigno che matura abbastanza tardi, due settimane dopo il Dolcetto, ma poco prima del Nebbiolo. La sua caratteristica principale è l’elevata acidità, anche nella piena maturazione degli acini.
Questo vino ha un colore rosso rubino da giovane, tendente al rosso granato, invece, dopo l’invecchiamento; ha un gusto pieno e un sapore asciutto, di acidità abbastanza spiccata e leggermente tannico dopo l’invecchiamento.
Con i suoi aromi di prugna e vaniglia, il Barbera d’Alba si accompagna bene con gli antipasti, in particolare con il vitello tonnato.