Un pellegrinaggio che vede trasformare l'isola in un simbolo di pace e tolleranza
L’isola di Djerba è un piccolo paradiso al largo della Tunisia con spiagge bianche, mare cristallino e clima mite perfetto per una vacanza all’insegna del relax. L’isola è ricca sia a livello architettonico che naturale; gli splendidi paesaggi e scorci lasciano i turisti sempre a bocca aperta.
Ogni anno però su questa isola si tiene un evento unico che la trasforma: il pellegrinaggio alla Ghriba. Riunisce i fedeli di qualsiasi età provenienti da tutto il mondo per festeggiare il Lag Ba’Omer, la festa che si tiene 33 giorni dopo la Pasqua ebraica.
La Ghriba è la sinagoga più antica di tutta la Tunisia e rappresenta il centro della vita ebraica dell’isola. Si trova nel villaggio ebraico di Hara Seghira che è attualmente conosciuto come Er-Riadh. La struttura risale alla fine del XI secolo e secondo la leggenda furono proprio alcuni dei sacerdoti più importanti a realizzarla dopo la distruzione del Tempio di Salomone. Secondo un’altra teoria invece la sinagoga fu costruita dopo che il cadavere di una ragazza vergine fu trovato vicino al villaggio e sepolta proprio nella grotta che poi divenne simbolo di pellegrinaggio.
Qualunque sia l’origine è importante sottolineare come quest’anno il pellegrinaggio sia ancora più importante degli anni precedenti perché coincide con il mese sacro del Ramadan. L’isola si trasforma in questo periodo in un luogo di pace e tolleranza grazie all’unione delle comunità ebraiche, e musulmane, che cercano di ritrovare le proprie radici e conoscere meglio le proprie origini. Quest’anno sono previsti circa 5000 partecipanti a questo appuntamento. Per celebrare questa occasione, lo scorso 22 maggio 2019, si è perfino tenuto un convegno internazionale sul tema “Le Bien Vivre Ensemble”, cioè il Buon Vivere Insieme, con ospiti molto importanti tra cui René Trabelsi, il Ministro del Turismo e dell’Artigianato.
Un momento importante, e sicuramente molto speciale, è stata la processione della Menara alla Ghriba, dove è stato interrotto il digiuno nella Grande Piazza della Ghriba ed è stato possibile assaggiare vari prodotti locali e tradizionali come simbolo di tolleranza e amicizia.