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L’isola di Minorca ha due importanti vantaggi rispetto ad Ibiza e Maiorca, le due isole maggiori dell’arcipelago delle Baleari. Il primo di questi vantaggi può essere riassunto con una parola: tranquillità. Le due isole sorelle sono sinonimo di discoteche aperte fino all’alba, di turisti ubriachi a qualsiasi ora e di mega-strutture sempre affollate, mentre Minorca è ancora un luogo per famiglie o per coppiette in viaggio di nozze.
L’altro vantaggio riguarda il mare: a dispetto delle dimensioni ridotte, a Minorca vi è più o meno lo stesso numero di spiagge di quelle, sommate tra loro, di Ibiza e Maiorca. Se avete programmato un viaggio alle Baleari, e se non siete animali da discoteca, la scelta dell’isola di Minorca potrebbe essere la migliore.
Il capoluogo Maò è una della località dell’isola dove potrete trovare un bar o una taperia per trascorrere una piacevole serata. Se passate da queste parti non potrete fare a meno di visitare le distillerie del gin minorchino, che viene prodotto dai tempi in cui l’isola era una colonia inglese. Il consiglio è ovviamente di non esagerare durante la degustazione, altrimenti vi sarà difficile ritrovare la strada per l’albergo. Situata al termine di una lunga insenatura, Maò è il luogo nel quale attraccano i traghetti provenienti dalla penisola iberica e dalle altre isole dell’arcipelago. Quando sbarcate sull’isola soffermatevi un momento ad osservare il porto naturale che vi ospita: è il secondo più grande del mondo dopo quello di Pearl Harbour, nelle Hawaii. E’ interessante anche la fortezza che si staglia sopra al porto e che risale alla metà dell’Ottoccento.
Maò è il punto di partenza ideale per visitare la parte interna dell’isola, percorrendo la strada 721 che arriva a Citadella. Lungo il percorso vale certamente una visita il monte Toro, il promontorio più alto di tutta Minorca. Dalla cima, posizionata a 357 metri d’altezza, si gode di un panorama superbo sull’isola. Citadella, il punto d’arrivo di questo breve itinerario, è un luogo assolutamente magico. Il centro storico è di origine medievale e tra le anguste viuzze si incontrano palazzi in stile arabo, gotico e neoclassico. E’ per questo che Citadella è stata dichiarata “Monumento Storico Artistico Nazionale”. Meritano una visita la piazza d’Es Born e il municipio che si affaccia su di essa, oltre alla cattedrale del XIV secolo. Quest’ultima è stata costruita sopra una moschea, di cui conserva ancora il minareto.
L’isola di Minorca è stata dichiarata riserva biologica dalla Comunità Europea e dall’Unesco. Per capire il motivo di questi prestigiosi riconoscimenti, bisogna lasciare i centri abitati e dirigersi o verso l’interno, o verso il mare. E’ qui che potrete avvistare una delle tante specie di uccelli protetti, o nuotare per qualche secondo in compagnia di una delle ultime tartarughe marine del Mediterraneo. A sud e ad ovest di Maò, sulla costa meridionale dell’isola, vi sono le località di villeggiatura più frequentate (ma mai troppo affollate). La spiaggia più battuta è quella di Son Bou, una distesa di sabbia di circa 2 chilometri e mezzo che si affaccia su un mare limpidissimo. La sabbia fine e il mare pulito sono i piatti forti anche di altre spiagge della costa meridionale, come quelle intorno a Punta Prima e a Santa Galdana. Se avete voglia di rilassarvi in un paradiso marino, dovete invece recarvi sulla spiaggia di Cala Macarella, pochi chilometri ad ovest di Santa Galdana. Sarete accolti da acque turchesi e trasparenti, da una vegetazione avvolgente e da una sabbia bianca e fine. Da qui, a piedi, si può raggiungere Cala Marellita, una caletta più piccola e affollata dai naturisti.