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“The Swarm” mette in scena la nostra Terra, fortemente provata da cambiamenti climatici e inquinamento: in questa situazione degradata una forza misteriosa si manifesta prendendo il comando delle creature del mare, schierandole contro l’umanità.
Un team di scienziati è l’unico che potrebbe salvare l’umanità, che ormai sta venendo annientata, e per farlo deve trovare il modo di sconfiggere questa forza sconosciuta, prima che sia troppo tardi.
La produzione, pur essendo tedesca, ha scelto l’Italia per inscenare alcuni luoghi del film: per esempio per ricreare i paesaggi norvegesi e alcune isole scozzesi, è stata scelta la città di Otranto, dove si vede il faro di Punta Palascia.
Anche Trani appare nel film, sotto le mentite spoglie di una località costiera francese.
La troupe si è poi spostata in Veneto, in particolare a Rovigo. Scopriamo qualcosa did più su questi splendidi posti!
Otranto è il borgo più ad est d’Italia, si trova infatti sul tacco dello stivale, e fa parte del bellissimo territorio del Salento. Da qualche anno è stato proclamato sito patrimonio dell’UNESCO.
Con il suo mare, le sue tradizioni e il suo cibo, la città è una meta davvero molto gettonata ogni anno, come del resto gran parte della Puglia.
La sua storia affonda le radici in tempi lontani: l’origine del nome della città di Otranto lo testimonia. Secondo alcuni deriva da Hydruntum, un fiumicello che attraversa la Valle dell’ Idro, ai tempi della Roma Antica, secondo altri invece il nome deriva da Odronto, che in passato indicava un’altura a ridosso del porto.
La città di Trani, soprannominata “perla del Tirreno”, ha una storia secolare che risale addirittura all’Antica Grecia, quando Tirreno, una divinità, la fondò nel III sec. a .C.
Durante l’Impero Bizantino, Trani fu un centro importante per il commercio via mare, per la sua posizione strategica tra Oriente e Occidente, infatti il suo porto, fu estremamente rilevante perchè punto di partenza e di ritorno di diverse crociate.
Ad oggi rapisce il cuore di milioni di turisti provenienti da tutto il mondo, con le sue case bianche e il suo mare cristallino.
Di origine medievale, Rovigo fu dominio degli Estensi, della Repubblica Serenissima di Venezia e degli austriaci.
Una sua fama ce l’ha, anche se poco lusinghiera a dire il vero. Nel 2014 infatti un sondaggio radiofonico le fece aggiudicare il titolo di “città più noiosa d’Italia”, e da allora si sono sprecate le battute sulla sfrenata vita notturna di Rovigo (pressoché inesistente), sulla grandezza del centro storico (piccolissime), sulle nebbie che non fanno vedere nulla.
Tuttavia, anche se piccolina, la città non è così spiacevole, con le sue belle piazze principali, Piazza Vittorio Emanuele II e Piazza Garibaldi, e Corso del Popolo, la classica arteria principale del centro che è anche la via prediletta per fare un po’ di shopping.