Dove si trovano le foibe in Italia, il loro significato e la triste storia dei massacri.
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Le foibe sono dei grandi inghiottitoi tipici delle regioni carsiche, a cui sono legate anche vicende storiche, ma dove si trovano in Italia? Scopriamo i luoghi e le storie legate agli eccidi della Seconda Guerra Mondiale.
Nella storia, il termine foiba ha assunto un significato molto più profondo della semplice cavità nella terra tipica delle regioni carsiche. Si tratta, infatti, non solo degli inghiottitoi tipici del Friuli-Venezia Giulia, ma anche i luoghi legati agli eccidi commessi dai partigiani jugoslavi.
Proprio in queste cavità nella terra i prigionieri venivano solitamente legati a coppie sull’orlo dell’abisso e falciati con la mitragliatrice durante e alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Per questo si sente spesso parlare dei massacri delle foibe, ossia gli eccidi ai danni di militari e civili italiani autoctoni della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia.
Proprio per questo motivo nel 2005 è stato istituito il Giorno del Ricordo, una giornata commemorativa che si celebra ogni anno il 10 febbraio.
Ma scopriamo dove si trovano le foibe sul territorio italiano.
Nella provincia di Udine le foibe sono tre.
In quella di Drenchia sono stati rinvenuti cadaveri della Divisione partigiana “Osoppo”, secondo Diego De Castro. Le altre due sono la Foiba di Terzo di Aquileia, e la Foiba del Monte Corada, nei pressi di Canale d’Isonzo.
Nella provincia di Pordenone, invece, sono molto più numerose. Vi sono, infatti, le foibe di:
Le foibe della provincia di Treviso e Vicenza sono tre. Vicino Treviso troviamo quelle di Pian della Pitta e quella di Bus della Spelonca, nei pressi di Vittorio Veneto. In più, sempre qui si trova l’abisso III Pian Rosada.
Invece, nella provincia di Vicenza c’è quella di Rosetta.
Le più numerose si dividono tra le province di Gorizia e Trieste. Si contano più di trenta foibe solamente nella provincia di Gorizia.
Invece, nella provincia di Trieste sono circa 25 le foibe in cui sono stati recuperati centinaia e centinaia di corpi. Alcune di queste sono anche visitabili durante l’anno.