Dove trascorrono il lockdown gli italiani
Le destinazioni dove trascorrono il lockdown gli italiani.
Una seconda chiusura era preventivata da tempo, con grande tristezza, ma dove trascorrono il lockdown gli italiani durante la seconda ondata? Prima della chiusura tanti lavoratori e studenti hanno fatto le valigie, ma non per per tornare al sud.
Dopo i mesi duri di marzo, aprile e maggio, il lockdown sembrava un vecchio ricordo da dimenticare in fretta. Ma, ahinoi, è tornato.
Infatti, il dpcm del 3 novembre ha stabilito nuove regole e nuove restrizioni, suddividendo le regioni in tre colori: giallo, arancione e rosso.
Le regioni rosse, Calabria, Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta, sono costrette ad un lockdown mirato che limita gli spostamenti da casa. Sono fatte salve solo alcune eccezioni, come salute, necessità e lavoro.
All’alba del 5 novembre, alcuni studenti e lavoratori hanno fatto le valigie per trascorrere il lockdown altrove. I treni si sono riempiti e le macchine hanno creato file per “fuggire” dalle zone rosse.
Ma vediamo dove hanno scelto di trascorrere il mese di chiusura gli italiani.
Tanti italiani che abitano nelle regioni rosse hanno deciso di scappare dalle città per trasferirsi temporaneamente in montagna o al lago. Alcuni non hanno varcato i confini della regione, mentre altri hanno raggiunto destinazioni con meno restrizioni.
Una scelta saggia, sotto alcuni punti di vista. Infatti, la natura, l’aria pulita e i paesaggi non possono che aiutare a mantenere l’umore alto. Tuttavia, possono esserci difficoltà per quanto riguarda i servizi, come spesa e consegne a domicilio.
L’alternativa alla montagna non può che essere il mare, soprattutto quello della regione ligure, in zona gialla. Una fuga, quindi, non solo dalla città, ma anche dalle restrizioni.
Infatti, la Liguria è la destinazione più vicina alle tre regioni del nord Italia messe in zona rossa.
C’è chi si è rifugiato da parenti, e chi ha scelto di affittare un’appartamento per evitare di rimanere chiuso in casa per almeno un mese in città.
Alcuni hanno deciso di spostarsi verso il centro Italia, tra le campagne, scegliendo la Toscana come destinazione. Infatti, la regione toscana è una delle regioni gialle in cui è possibile uscire, se pur con il limite del coprifuoco alle 22.
Ci sono stati, poi, i nostalgici, che nonostante passino da una zona rossa all’altra hanno scelto di tornare a casa dai parenti. Altri, invece, si sono rifugiati nella zona gialla o nella zona arancione, ma pur sempre a casa. Una decisione dettata soprattutto dall’incertezza di una riapertura per il periodo di Natale.
Il ritorno al sud è quello che già è stato visto durante il primo lockdown di marzo, quando studenti e giovani lavoratori hanno deciso di lasciare la regione rossa per trascorrere i lunghi mesi di chiusura con le famiglie. Chi per necessità, chi per nostalgia e chi, semplicemente, per un risparmio economico.