l’Italia è nota in tutto il mondo per le sue molteplici bellezze artistiche e paesaggistiche. Tra i suoi punti di forza vi sono i tanti borghi medioevali, i quali meriterebbero di essere visitati uno ad uno. Tra i tanti che si possono pensare di scoprire vi è senza dubbio quello di Dozza: questa piccola realtà si trova in provincia di Bologna e cercando di descrivere in una parola la sua caratteristica principale, si potrebbe dire “colorato”.
Il motivo è presto detto: i muri delle case di questo piccolo borgo si può dire che siano delle vere e proprie “tele” a cielo aperto. Ma quali sono le cose da vedere assolutamente nel corso di una gita a Dozza, quelle che non possono davvero mancare in un itinerario?
Dozza e i murales
Precedentemente si è detto che questo piccolo borgo che si trova in provincia di Bologna si può definire come una vera e propria tela a cielo aperto.
E allora il modo migliore di iniziare la scoperta di Dozza potrebbe essere proprio quello di venire a contatto con quella che è la sua caratteristica peculiare.
Ci si ritroverà a passeggiare con intorno vere proprie opere d’arte: i murales che si possono ammirare in questo borgo sito in provincia di Bologna sono il risultato della Biennale del Muro Dipinto, una kermesse che venne inaugurata negli anni ’60 del secolo scorso e che ancora oggi si svolge a settembre, però soltanto negli anni dispari, per una tradizione che va avanti in questo modo da sempre.
Ogni murales riporta la data della sua creazione e l’artista dalla cui mente e capacità è scaturito. Tutti meriterebbero di essere citati, ma dovendo fare una scelta, si può senza dubbio affermare che uno di quelli da inserire in una sorta di “tour tra la street art” dovrebbe essere “Arcobaleno“, il quale si trova nella zona del Comune.
Tuttavia, ha dato e continua a dare più lustro a questo piccolo borgo medioevale è “l’Angelo di Dozza“, considerato uno dei murales più fotografati di tutta la penisola. La strada dove si concentrano la maggior parte di queste opere, che sono vera e propria arte moderna, risulta essere di Via Edmondo de Amicis, dove i murales creano un mix perfetto con le costruzioni civili che si trovano lungo il percorso.
Qui una delle opere più note è Two Women Chatting, opera straniera che ha dato a Dozza molta notorietà a livello internazionale fin dalla sua creazione.
Dozza: cosa vedere
Se, come detto, i murales sono ciò che ha reso Dozza uno dei borghi più famosi d’Italia, si sbaglierebbe a pensare che questo sia l’unico buon motivo per andare alla sua scoperta.
Questa piccola realtà che si trova nella provincia di Bologna ha infatti tanto altro da offrire, a cominciare dalla Rocca Sforzesca: questa è una bellissima fortezza costruita in epoca medioevale. Da un punto di vista architettonico sono evidenti tutta una serie di modifiche che l’hanno interessata nel corso dei secoli, anche se la sua costruzione risale al 12°secolo.
Visitando il suo interno si potrà scoprire l’interessante Museo della Rocca, che merita una visita abbastanza approfondita. Da vivere appieno è anche la Torre Maggiore, che insieme alla Torre Minore consente di godere di una splendida vista su tutto il borgo e sulla campagna che lo circonda, quasi dando l’idea che questa realtà sia letteralmente abbracciata dalla natura.
Prima di lasciare la Rocca Sforzesca vale la pena scendere nei suoi sotterranei e gustare i vini che si trova nella Enoteca Regionale. Infine, tra le cose che bisogna fare per apprezzare in modo totale questo borgo, vi è la panoramica passeggiata per Via Santa Anastasia, la quale consente di godere di una vista panoramica decisamente affascinante, capace di suscitare emozioni in chiunque.
Questa strada consente di venire a contatto con l’affascinante sensazione di far parte di una natura campestre è un’esperienza da fare nel corso di una vacanza a Dozza.