Duomo di Piacenza: la storia e la visita

La storia e le origini del meraviglioso Duomo di Piacenza, la basilica minore emiliana.

Uno dei luoghi dell’Emilia-Romagna più interessanti e ricchi di storia è il Duomo di Piacenza. La cattedrale di Santa Maria Assunta e Santa Giustina, infatti, è una delle tappe più imperdibili di un viaggio nella città piacentina. Scopriamo, quindi, tutte le curiosità sulla splendida cattedrale.

Duomo di Piacenza: la storia

Il principale luogo di culto di Piacenza, costruita in stile romanico, è uno dei monumenti più affascinanti della regione.

La costruzione della cattedrale di Piacenza venne avviata nel 1122 ad opera del vescovo de’ Gabrielli in seguito alla distruzione della preesistente cattedrale. L’anno di fondazione è testimoniato da un’epigrafe collocata al di sopra del portale posto sul lato sud dell’edificio.

I lavori di costruzione furono divisi in due fasi distinte, mentre la costruzione del campanile venne ultimata nel 1333.

A seguito iniziò la fase di decorazione della cattedrale, con affreschi raffiguranti i profeti della cupola.

Piacenza

Interni della cattedrale di Piacenza

La struttura ha un impianto basilicale a croce latina, in tre navate e tre campate.

Le navate sono divise tra loro da venticinque massicci pilastri di forma cilindrica. Terminano, poi, absidi semicilindrici. Anche il transetto è suddiviso in tre navate.

All’incrocio tra la navata e il transetto si trova il tiburio ottagonale al cui interno si trova la cupola, decorata con affreschi secenteschi raffiguranti i profeti, opera del Guercino e del Morazzone.

Molto belli anche i dipinti più antichi presenti all’interno, che risalgono al duecento. Troviamo, infatti, un San Cristoforo tra le figure equestri dei Santi Giorgio e Antonino, mentre sul secondo pilastro destro della navata centrale è presente una Madonna col Bambino in trono tra i Santi Giovanni Evangelista e Giovanni Battista. Risalge al XIV secolo, invece, la lunetta posta al di sopra dell’ingresso della sacrestia inferiore.

La cripta

Tra gli ambienti più suggestivi da visitare all’interno della cattedrale di Piacenza troviamo la cripta, situata sotto al presbiterio. Questa, dedicata a santa Giustina, il cui culto si era diffuso a Piacenza durante la successione episcopale fra Giovanni Filagato, di origini greco-italiche, e il vescovo Sigifredo. Nonostante sia stata sottoposta a numerose modifiche, è ancora possibile identificare la cripta come la parte più antica dell’intero edificio.

Al suo interno si trova il terzo organo a canne della chiesa, costruito dalla ditta Pedrini. A trasmissione meccanica, ha un’unica tastiera e pedaliera costantemente unita al manuale.

Il museo

All’interno del Duomo è presente anche il Museo che conserva al suo interno un trittico trecentesco opera del pittore Serafino de’ Serafini. Ma non solo. Vi sono, infatti, anche diverse sculture in legno e in cartapesta, una sezione dedicata a oggetti consacrati realizzati con materiali preziosi ed una piccola pinacoteca con diverse pale d’altare.

Scritto da Ilenia Albanese

Lascia un commento

Borghi fantasma della Basilicata: la Lucania nascosta

Cosa vedere vicino l’Isola del Liri, in provincia di Frosinone

Leggi anche