Edolo: il crocevia di mille paesaggi, mille Alpi, mille valli e mille boschi
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Edolo, arrampicato tra i 699 e i 720 metri di altitudine in provincia di Brescia, comune piccolo della Lombardia tra i più ricchi per offerta paesaggistica, artistico-culturale, naturalistica, gastronomica e – complessivamente – turistica.
Lì dove la Val Camonica abbraccia la Valle di Corteno.
Sì, proprio lì: esattamente dove si incrociano le vie verso il Passo del Tonale e il Passo dell’Aprica.
Edolo è una sorta di ‘ovunque’ alpino dove universi e tradizioni si incontrano fondendosi in una opportunità turistica unica nel suo genere.
Il territorio comunale non è vastissimo, ma collocato com’è in questa posizione baricentrica risulta un principe che si fa corona smerlata a suon di vette e massicci quando del gruppo Ortles Cevedale, quando del ramo orientale delle Orobie, quando dell’Adamello nord occidentale.
Oltre a un clima sempre mite, questa collocazione eccezionale garantisce una panoramica grandangolare sui mille modi di essere paesaggio alpino, con scorci più brulli che cedono la ribalta ad altri in cui la vegetazione scolora dal verde più cupo a quello più brillante, fino a pennellate d’argento espressione di acque più o meno nascoste tra i boschi.
Crocevia sì: ma con i suoi monumenti. Anche industriali, come la centrale idroelettrica Enel che, coi suoi 3 serbatoi, rappresenta uno dei maggiori impianti d’Europa, capace di sviluppare un milione di kilowatt di potenza grazie a un salto di 1.265 metri.
I più tradizionalisti potranno invece lasciarsi guidare in città seguendo i percorsi scanditi dalle chiese oppure dalle fontane. Nel primo caso si troveranno ad ammirare gli affreschi risalenti al XVI secolo di Paolo a Cailina il Giovane all’interno della chiesa di San Giovanni Battista, per poi visitare le chiese di Santa Maria Nascente o di San Sebastiano, eretta nel XV secolo.
In località Costa si trova invece la chiesetta di San Clemente. L’itinerario delle fontane è ancora una volta un tuffo all’indietro nel tempo con il lavatoio di via Canale.
Testimonianze artistiche in formato liquido anche nella fontana della contrada dei dosèi, in via Fratelli Ramos. Maestosa, ancora, la fontana di piazza Martiri della Libertà mentre più timida e nascosta rimane quella di via Porro.
Chi ama gli sport in quota durante l’inverno troverà neve per i suoi sci, ma anche l’estate dà le sue soddisfazioni ai turisti in cerca di un po’ di moto e relax.
Sentieri e arrampicate per esperti fanno il paio volentieri con percorsi adatti anche a famiglie coi bambini, al dog trekking per chi preferisca vacanze a sei zampe con l’amico fidato, o prati da percorrere in tutta calma per passeggiate all’insegna della lentezza tra fiori e natura, non di rado potendo avvistare animali selvatici o mucche al pascolo.
Sempre attenzione, in caso di questi incontri in cui l’essere umano è ospite e non deve compromettere gli equilibri faunistici ma limitarsi a goderne da fortunato spettatore. Gli irriducibili delle attività sportive canoniche, infine, a Edolo potranno trovare di che esprimersi ad esempio in piscina o sui campi da tennis, oltre che in escursioni perché no in mountain bike.
Dopo una buona passeggiata, che c’è di meglio che ristorarsi assaporando la cucina e i piatti tipici del posto? A Edolo non c’è che l’imbarazzo della scelta.
La varietà paesaggistica corrisponde a un’offerta gastronomica che spazia dai prodotti ittici come anguilla o trota a quelli provento di caccia tradizionale come cervi e caprioli.
Polenta e formaggio sono il piatto forte su cui in antico si incardinava l’alimentazione d’alpeggio: fra stracchini e caciotte il palato non resta mai scontento. E’ il caso del Casolet, dalla tipica forma a triangolo e pasta semidura, o del più consistente Silter che, se stagionato, si presta anche alla grattugia.
Un tagliere non rimarrà mai senza affettati: carne salada di manzo, salame e soppressa e anche la Hbèrnia (sbernia) che è carne di pecora o capra essiccata. Burro, latte, panna e farine a Edolo accompagnano il pasto fino a conclusione coi buoni dolci tipici tra focacce dolci (spongade) e torte di farina gialla o di castagne. Un goccio di Genepy o un grappino e si è pronti a ripartire.