Ormai non si parla d’altro: l’emergenza immigrazione in Italia rischia di diventare un caso internazionale, la vicenda sta diventando insostenibile, sia per gli italiani che per le migliaia di profughi ed immigrati che stanno cercando disperatamente di raggiungere molti paesi europei, ma che a causa delle norme e dei mezzi schierati dai paesi che ci circondano, non possono farlo e sono costretti a rimanere nel nostro paese in condizioni disperate.
La situazione “emergenza immigrazione” sta divenendo molto seria a Ventimiglia, dove la Francia ha schierato la gendarmerie ai confini con l’Italia, al fine di vietare ed identificare tutti coloro che cercano di entrare in Francia in modo illecito, risposte negative sono giunte anche da Austria, Francia ed Ungheria, con quest’ultima che si è resa protagonista di un evento shoccante, ovvero la minaccia di erigere un muro di contenimento lungo i confini a Sud.
L’Italia sembra dunque abbandonata al suo destino, nel frattempo gli sbarchi continuano ad aumentare: compromessa la stagione estiva a Lampedusa, come già accaduto nello scorso anno, idem per la località di Pozzallo in Sicilia, meta preferita dagli scafisti al di fuori di Lampedusa. Pochi giorni fa un barcone è arrivato sulla spiaggia di Santa Maria di Leuca, tra l’incredulità di migliaia di bagnanti che stavano prendendo il sole. Altre zone a rischio sono Termoli e Cesenatico, dove per via dell’emergenza immigrazione, molti di essi sono stati condotti in diverse strutture alberghiere, con gravi danni economici ai privati.
In Europa c’è apprensione per le isole di Kos, Rodi, Karphatos e Creta, ma anche per lo stato di Malta e alcuni tratti dell’Algarve, in Portogallo. Tutto questo, naturalmente, tra l’indifferenza generale dell’unione europea.