Andare su Marte sembrava un sogno irrealizzabile, ma gli Emirati Arabi, con la sonda Hope sembrano esserci molto vicini. Immagini mozzafiato giungono dallo spazio, dimostrandoci che il tempo per esplorare altri pianeti è giunto.
Gli Emirati Arabi arrivano su Marte
Sono passati più di cinquant’anni dal primo allunaggio, e da allora la voglia di spingersi sempre più in là nello spazio non è mai passata.
Dopo la luna, il mondo ha espresso il desiderio di esplorare un vero pianeta, Marte, anche detto il Pianeta Rosso.
Tra gli Stati che hanno tentato l’impresa troviamo gli Emirati Arabi che, tra incertezze e complicazione, hanno raggiunto l’orbita del pianeta.
La sonda Hope, infatti, nel primi mesi del 2021 è riuscita a inserirsi correttamente in orbita intorno a Marte. E il grande successo è stato accompagnato da una splendida immagine del Pianeta Rosso che ci ricorda che l’uomo è pronto ad esplorare gli altri pianeti.
La sonda Hope su Marte
La sonda emiratina Hope è stata lanciata da una base giapponese con un razzo vettore H II A il 19 luglio 2020. Dopo ben sette mesi di cammino e quasi 500 milioni di chilometri, ha rallentato passando dalla velocità di arrivo, 121.000 chilometri ora, a quella corretta per l’inserimento in orbita, 18.000 chilometri ora.
Una manovra delicata, ma che ha avuto successo.
Ad oggi, gli Emirati Arabi sono il quarto Paese giunto fin qui. Prima di loro Usa, Unione Sovietica e India.
Tuttavia, è la prima volta che uno Stato entra in questo modo in campo spaziale e gli Emirati lo stanno facendo con grande maestria.
Con l’arrivo in orbita, la missione degli Emirati Arabi sul Pianate Rosso apre la strada anche per gli altri Stati. Infatti, a seguire ci saranno la sonda cinese e l’americana Perseverance.
La sonda Hope, infatti, è solamente la prima di tre navicelle che nel mese di febbraio arriveranno attorno o sul Pianeta Rosso.
Hope, nota anche come “Al-Amal” in arabo, orbiterà attorno al pianeta per almeno un anno marziano, pari a 687 giorni terrestri. Ma la parte più complessa è proprio l’ingresso in orbita, operazione superata con successo.
Hope eseguirà, poi, ulteriori manovre per posizionarsi nell’orbita finale compresa tra 28.000 e 43.000 chilometri di altitudine.
La foto di Marte
L’agenzia spaziale ha spiegato che l’immagine cattura il maggior vulcano del sistema solare, il Monte Olimpo. Questo emerge dalla luce del primo mattino. La foto è stata condivisa su Twitter anche dallo sceicco Mohammed bin Rashid Al-Maktoum. Tutto il mondo ha festeggiato la prima immagine di Marte catturata dalla prima sonda araba della storia.