L'equinozio d'autunno segna il passaggio dall'estate alla stagione successiva nell'emisfero boreale. Nel 2021 cade il 22 settembre.
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L’equinozio d’autunno segna, in senso astronomico, il momento di passaggio dall’estate alla stagione successiva nell’emisfero boreale. Nell’emisfero australe avviene invece la transizione diametralmente opposta, ovvero dall’inverno alla primavera. L’equinozio d’autunno ricorre sempre all’inizio della terza decade di settembre.
Il termine equinozio deriva dal latino e significa notte uguale al giorno. Aequinoctium è l’unione di aequus, uguale, e nox noctis, notte. Durante questa giornata, infatti, il numero delle ore di luce e quello delle ore di buio coincidono, poiché i raggi solari arrivano perpendicolari all’asse di rotazione terrestre.
Astronomicamente, l’equinozio rappresenta il momento della rivoluzione terrestre in cui il Sole si trova allo zenit, ovvero il punto più alto, dell’equatore. L’asse di rotazione della Terra è infatti inclinato di 23,37 gradi rispetto all’orbita ellittica che il pianeta percorre intorno al Sole. Ciò implica che la luce della stella colpisca il globo con angoli e intensità sempre differenti.
L’equinozio rappresenta una condizione di simmetria tra i due emisferi e si verifica due volte all’anno, segnando l’inizio della primavera e dell’autunno.
Il giorno dell’equinozio d’autunno può variare da un anno all’altro. Il motivo è la non corrispondenza del calendario gregoriano, ovvero quello di 365 giorni che utilizziamo normalmente, con l’anno solare, poiché la Terra per completare il suo giro intorno al Sole impiega 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi. La differenza crea uno sfasamento compensato dall’introduzione degli anni bisestili.
Nel 2021 l’equinozio d’autunno cade mercoledì 22 settembre alle ore 20.21 (fuso orario italiano), mentre nel 2022 sarà venerdì 23 settembre, anche se per poche ore.
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