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Un luogo incastonato nella tranquillità del monte, l’eremo di San Salvatore di Monte Maggiore è un luogo in cui regna il silenzio e in cui ritrovare sé stessi. Un monastero suggestivo che sfida le leggi della natura e regala emozioni ai visitatori e ai fedeli.
Eremo di San Salvatore di Monte Maggiore
Un luogo suggestivo, quasi inaccessibile, rappresenta una delle mete più belle da scoprire nel territorio del Medio Volturno. Un eremo sorge nelle vicinanze di Caserta, ma si tiene a distanza dal rumore della vita caotica e distende il tempo fino a fermarlo.
Ricco di fascino, l’eremo di San Salvatore si erge maestoso tra i comuni di Rocchetta e Croce. Questi due antichi borghi nacquero a seguito dell’abbandono dell’antica Cales, la quale venne distrutta nell’879 dai Saraceni.
A quel punto la popolazione cercò possibilità di fuga sui monti limitrofi, costituendo dei piccoli nuclei e sfruttando la protezione delle alture. Questo territorio, infatti, è caratterizzato da strapiombi, ed è a tratti aspro e inaccessibile. In particolare, l’Eremo di San Salvatore è da considerarsi quasi irraggiungibile, poiché si trova a 857 metri sopra il livello del mare. Questo monastero maschile, conosciuto ai più col nome di Abbazia di San Salvatore de monte Caprario, rappresenta un sito strettamente legato alla fede, ma attira a sé anche i più curiosi.
Oltre le leggi della fisica
Moltissimi visitatori scelgono di sfidare le difficoltà del terreno per giungere fino all’eremo, nonostante si trovi in una posizione al limite del praticabile. Il monastero, infatti, è sospeso per tre lati sul vuoto, e la sola possibilità di entrare è costituita da un passaggio ad Ovest. In più, l’eremo è cinto da un muro fortificato e robusto: tutto ciò lo rende un monastero-fortezza. Il bisogno di difendere il sito da attacchi esterni, nacque principalmente per proteggere i monaci e i loro beni dalle razzie dei nemici. Tuttavia, probabilmente a causa di un sisma, nel corso dei secoli la facciata subì delle trasformazioni, e la porta d’ingresso venne spostata sulla destra.
Come arrivare
Per raggiungere questo luogo di silenzio e di pace si può scegliere di partire da Formicola o da Rocchetta e Croce si raggiungere la frazione Croce. Dalla piazzetta del borgo, poi, parte un comodo sentiero che in 50/60 minuti porta all’Eremo di San Salvatore lungo un percorso tra piante profumate e tratti aridi.
Croce
Molto caratteristico è anche il borgo di Croce, un borgo abbandonato dagli oltre cento residenti abbandonati dalle istituzioni civili e religiose.
Il paese fantasma dimenticato da tutti era una piccola frazione di Rocchetta, situato a circa quaranta minuti dalla città di Caserta. Ad abitare l’antico borgo sono solo gli amici pelosi a quattro zampe, che hanno ormai dimenticato cosa significhi incontrare l’uomo. La tappa ideale, insomma, per gli amanti del turismo dell’abbandono.