Escursioni Passo del Tonale: dove andare

Sentieri incredibili in mezzo alla natura, il Passo del Tonale affascina così tutti i visitatori.

Il valico alpino del Tonale, situato a 1.884 metri di altitudine, mette in collegamento la Val di Sole con l’Alta Val Camonica in un armonioso distendersi di vallate e paesaggi montuosi. Qui si sono svolti importanti eventi storici che ancora oggi vengono ricordati affinché la memoria degli errori commessi in passato funga da monito per il futuro.

Fu, infatti, zona di prima linea durante la Prima Guerra Mondiale e, ancora oggi, è possibile trovare resti di trincee e fortificazioni lungo i sentieri. Al Passo del Tonale è possibile inoltre fare diverse escursioni e passeggiate.

Escursioni Passo del Tonale

Oggi, accanto alle strutture ricettive e agli impianti sportivi di ultima generazione, gli amanti del trekking possono contare su percorsi mozzafiato che li mettono in diretto e stretto contatto con la più viva natura tra sentieri, boschi, prati, ma anche vette innevate e ghiacciate che si rispecchiano in ruscelli limpidi e incontaminati.

Sono diversi i sentieri del Tonale adatti a fare trekking, ognuno con una sua difficoltà e con un suo panorama specifico, ma tutti regalano indubbiamente un’esperienza ricca di storia e di emozioni indimenticabili.

Sentiero dei Fiori

Anche se il nome soave potrebbe trarre in inganno, il Sentiero dei Fiori si pone ad un’altezza di circa 3.000 metri e si distende tra le vette del Castellaccio e del Pisgana, fino ad avvicinarsi ai ghiacciai dell’Adamello. Si tratta di un percorso abbastanza difficoltoso, da esplorare durante i mesi estivi e, soprattutto, muniti di un’adeguata attrezzatura che comprenda casco, imbragatura e scarpe di ottima qualità per il trekking, se non addirittura i ramponi.

La via da percorrere è ferrata – munita, cioè, di intelaiature sulla parete rocciosa che ne facilitano la risalita anche nei punti più impervi – e la fatica viene ripagata da un paesaggio meraviglioso godibile anche da due lunghi ponti sospesi nel vuoto. Questo sentiero venne molto usato anche durante la Prima Guerra Mondiale e, per questo motivo, è facile incontrare, durante la propria escursione, monumenti ai caduti, gallerie, passerelle e cannoni.

Sentiero della Pace

Un percorso altrettanto impegnativo che richiede almeno due giorni, vista la sua lunghezza superiore ai 500 chilometri, è questo sentiero che collega i luoghi fondamentali del primo conflitto e che va dal Passo del Tonale alla Marmolada. Anche in questo caso, è importante essere muniti di una buona attrezzatura, anche i ramponi se le condizioni meteo sono avverse.

Lungo il percorso si potrà visitare il Sacrario Militare del 1936 e la Galleria della Guerra Bianca, una ricca esposizione multimediale che ripercorre l’esperienza bellica dei soldati su queste montagne. Arrivati a circa 2.500 metri di altezza e seguendo il sentiero 212, si arriva al Centro Studi Adamello dove si trova una mostra permanente che permette di conoscere quello che è il più grande ghiacciaio d’Italia. La presenza di vari rifugi lungo il percorso permette di riposarsi e rigenerarsi prima di continuare la propria risalita e, successivamente, la discesa.

Sentiero dei Contrabbandieri

Meno ripido, ma altrettanto faticoso in alcuni punti ed estremamente suggestivo dal punto di vista panoramico, il Sentiero dei Contrabbandieri deve il suo nome alla fitta attività di contrabbando che, dopo il conflitto mondiale, qui si svolgeva con la Svizzera. Si parte dal Passo del Tonale – precisamente dal parcheggio di Valbiolo a 1890 metri – per proseguire, inizialmente, lungo un sentiero ricco di vasti prati e folta fauna, fino a costeggiare quella che è la pista sciistica Passo Tonale-Ponte di Legno.

Superati i 2.000 metri, sono molte le testimonianze lasciate dai soldati durante la Guerra, come trincee, fortificazioni e gallerie.
Arrivati in cima, il paesaggio che ci si pone davanti ripaga di qualsiasi fatica: una vista mozzafiato dell’Adamello con la Cima Presena e, dall’altro lato, la splendida cima d’Albiolo con i suoi 2.969 metri di altezza.

Per scendere a valle si usa lo stesso sentiero di salita – che anche in discesa regala panorami suggestivi – e, una volta raggiunte le piste da sci, è consigliabile seguire il sentiero che le costeggia.

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