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Le recenti eruzioni dell’Etna hanno dato vita, ancora una volta, ad uno spettacolo di luce e di lava mozzafiato. Uno dei vulcani più alti e attivi al mondo non smette di stupire e di dimostrare la forza e la bellezza della natura.
Vediamo, quindi, alcune delle immagini più spettacolari e qualche dato per comprendere l’intensa attività del vulcano.
Etna: le eruzioni recenti
Il vulcano più attivo e alto della placca euroasiatica si trova in Sicilia, e regala immagini e spettacoli di fuoco incredibili. Parliamo dell’Etna, o Mongibello, un’antico vulcano originatosi durante il periodo geologico del Quaternario.
Divenuto uno dei simboli della Sicilia, il vulcano fa parte dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.
Inoltre, la sua attività hanno plasmato l’aspetto del vulcano e del territorio circostante, oltre ad aver costituito una minaccia per le abitazioni delle sue pendici.
Tuttavia, le eruzioni recenti, come quelle passate, hanno regalato ancora una volta uno degli spettacoli più suggestivi da ammirare. Forti boati ed enormi colate di lava tingono il paesaggio di grigio e di rosso, uno spettacolo che si può ammirare anche a tantissimi chilometri di distanza.
Le ultime eruzioni sono quelle della notte tra il 13 ed il 14 dicembre, le cui fontane di lava si sono ammirate anche dalla vicina Calabria.
Vediamo, però, quali sono state le eruzioni più grandi della sua storia.
Dal 1991 ad oggi
Dalla sera del 13 dicembre il vulcano ha fatto nuovamente parlare di sé con un’altra delle sue spettacolari eruzioni. Infatti, dalle 22 boati e colate laviche si sono udite e ammirate in tutto il territorio circostante. Ma non solo. L’attività esplosiva è stata bisibile anche dalle coste calabresi. Uno spettacolo intenso che ricorda alcune delle attività più storiche del vulcano.
Tra quelle più importanti, indimenticabile è l’eruzione del 1991. Infatti, tra quelle più recenti è considerata la più lunga eruzione dell’Etna. Era il 14 dicembre del 1991 quando ebbe inizio l’esplosione di lava. L’eruzione durò fino al 30 marzo del 1993. Durò, quindi, oltre 15 mesi e la lava fuoriusciva da diverse fratture situate alla base del cratere sud-est. Infatti, da una quota di 3100 metri raggiunse in pochi giorni quota 2200 metri sopra il livello del mare.
I crateri del vulcano
L’attività vulcanica del vulcano siciliano, a differenza di quello di Stromboli, alterna periodi di inattività a periodi con eruzioni considerate persino violente.
Negli ultimi 129 anni l’area sommitale aveva solamente un Cratere centrale. A causa delle continue eruzioni, oggi il cratere si presenta in maniera completamente diversa. Infatti, si attualmente si contano ben cinque crateri nell’area sommitale totalmente in attività continua.
In più, è possibile ammirare il cratere con escursioni guidate durante i periodi di inattività.