L'Everest è la cima più alta del mondo. E' situata nella catena montuosa dell'Himalaya, al confine tra la Cina ed il Nepal. Scopriamo la sua altezza.
Andiamo alla scoperta di alcune informazioni riguardo la cima più alta del continente asiatico e non solo, anche dell’intero pianeta: l’Everest, con i suoi 8848 metri s.l.m.
Il primo ad interessarsi alla misurazione della vetta dell’Everest fu Alexander von Humboldt nel 1816, ma solo nel 1856 verrà ufficializzata la misurazione del monte, con i suoi 8848 metri s.l.m.
La difficoltà nel raggiungere un’esatta misurazione della vetta ha portato a diverse spedizioni, fino alle due più recenti, una italiana nel 2004 ed una cinese nel 2005, in cui, grazie ad attrezzature sofisticate, si è giunti alla misurazione della definitiva altezza di 8844,43 metri s.l.m., con un margine d’errore di ± 21 cm.
L’ Everest è il monte più alto del mondo ed ha la forma di una piramide, con tre pareti, una a nord che si affaccia sul ghiacciaio Rongbuk, una ad est che si affaccia sul ghiacciaio Kangshung ed una parete a sud-ovest, affacciata sul ghiacciaio Khumbu, e tre creste, una situata a nord-est, una a sud-est ed una ad ovest. E’ chiamato in lingua tibetana “madre dell’universo”, mentre il nome Everest è stato assegnato nel 1865 in onore di Sir George Everest, il quale lavorò anni al servizio del re d’Inghilterra come responsabile dei geografi britannici in India.
Già per i popoli antichi questa montagna maestosa, insieme alle altre vette himalayane che superano gli 8000 metri, era considerata la dimora dei loro dei, ed ancora oggi, seguendo l’antica tradizione, si mantiene l’usanza, nelle spedizioni alpinistiche, di fermarsi un metro sotto la cima, per un senso di reverenziale e mistico rispetto.
La vetta più alta del mondo è situata nella catena dell’Himalaya, al confine fra Cina e Nepal, nell’Asia centro-meridionale; più precisamente l’Everest è situato in Cina, o meglio nella regione autonoma del Tibet.
L’intero sistema montuoso himalayano, lungo circa 2400 km e largo circa 100–200 km, corre attraverso il Pakistan, il Bhutan, il Tibet, l’India e il Nepal. Il lato più famoso è quello nepalese del Sagarmatha National Park, poiché lì si trova uno dei percorsi più celebri di trekking dell’ Himalaya, il cosiddetto Sentiero del campo base dell’Everest. Per raggiungerlo si atterra solitamente a Kathmandu, per poi giungere a Lukla a 2.840 m e da questo punto iniziano la 7-giorni di trekking al campo base dell’Everest (CBE).
L’Himalaya, secondo la classificazione climatica di Wladimir Köppen, rientra tra i binomi di fascia “H”, ovvero “Highlands”, terre alte, preceduti dai binomi di fascia “E”, ovvero quelli polari. Precisamente, il clima che si registra sull’Everest, è di difficile classificazione, a causa dell’unicità del territorio e dell’altitudine. Le temperature medie registrate sono di -36 °C, con picchi di -60 °C. Giugno è registrato come il mese più caldo, con una temperatura media di -19 °C, mentre lo zero non è mai raggiunto, e neppure superato. Da novembre a febbraio, inoltre, sulla cima più alta del mondo si abbattono venti talmente forti da superare i 285 km/h, paragonabili come intensità agli uragani; nei mesi monsonici compresi tra giungo e settembre, invece, si registra il maggior numero di precipitazioni; da dicembre a marzo, infine, si riscontra il tipico inverno himalayano, con tempeste di neve inaspettate, che portano a rovesciare sulla vetta dell’Everest anche 3 metri di neve in pochissime ore.