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Fanano è uno dei borghi più caratteristici dell’appennino Tosco-Emiliano, ricco di storia e di luoghi incredibili, vediamo quindi cosa vedere.
Fanano: cosa vedere
Il piccolo comune di Fanano si trova nella provincia di Modena, nell’Emilia Romagna, e vanta scorci e panorami unici e incantevoli.
Durante un viaggio tra i borghi dell’Emilia Romagna, questa è una delle tappe da non perdere, soprattutto per gli amanti dei borghi antichi.
Il suo territorio rientra nell’area del parco regionale dell’Alto Appennino Modenese, che con le sue vette circonda lo splendido borgo creando paesaggi da cartolina.
La sua posizione geografica, tra le regioni di Toscana ed Emilia, la rendono una destinazione molto apprezzata dai turisti e dagli amanti della montagna.
Vediamo, adesso, quali sono i luoghi da non perdere.
Torre dell’orologio
Uno dei simboli del borgo emiliano è la torre dell’orologio di Palazzo Lardi. Il palazzo risale al 1340, anno in cui venne edificato come caserma di fanteria.
Negli anni, poi, divenne sede della gendarmeria con le prigioni e, in seguito, residenza privata.
Nel XV secolo ospitò Cosimo de Medici durante l’esilio da Firenze e Papa Eugenio IV di ritorno dal Concilio di Ferrara.
La splendida Torre dell’Orologio, un tempo a guardia della porta del castello, fu ricostruita nel 1609 per far posto alla campana e all’orologio. Alla base è presente l’oratorio dedicato a S.Rocco con affreschi del Quattrocento.
Molto interessante anche la scritta sulla lapide posta sopra la porta d’ingresso che recita: Come nessun tempo mi appartiene, eppure sempre indico il tempo, così nessun tempo sicuro appartiene a te o viandante.
I laghi
Fanano è caratterizzato da un panorama naturale meraviglioso, con sentieri che portano ad esplorare alcuni dei più famosi laghi nelle vicinanze.
Uno di questi è il Lago Scaffaiolo, il più noto fin dall’antichità caratterizzandosi come importante asse viario che collegava Modena con Pistoia. Un altro lago molto famoso è il Lago Pratignano, in quanto si ritiene il più bello dell’appennino Tosco-Emiliano, nonché il più ricco dal punto di vista della flora presente.
Chiesa di San Silvestro
La splendida chiesa di San Silvestro risale all’VIII secolo per opera di S. Anselmo, monaco benedettino che scelse di costruire qui un grande monastero. Venne, poi, così denominata in seguito alla traslazione del corpo del Papa Silvestro a Nonantola. La chiesa era considerata la più monumentale e la più bella delle pievi tardo romaniche dell’Appennino.