Festa del papà in Italia: come si festeggia

Un pranzo sostanzioso e gustoso è ciò che vedremo sempre sulle tavole italiane!

La festa del papà in Italia è una celebrazione molto importante. Questo simbolo per eccellenza dell’italianità, la radice stessa della nostra società, è molto cambiato negli ultimi anni. Una volta le famiglie erano formate dai genitori, dai figli e dai nonni.

Era abituale vivere tutti sotto lo stesso tetto e non era insolito avere altri parenti, come zii e cugini, che vivevano nella stessa casa o molto vicini.

Le famiglie erano la struttura più elementare della società e funzionavano davvero come un micro-sistema sociale: tutto poteva essere trovato e risolto al suo interno.

Oggi le cose sono diverse. Forse le famiglie descritte sopra non sono più così comuni come una volta, ma le famiglie allargate sono diventate una nuova norma. L’aumento delle separazioni e dei divorzi nel paese ha fatto sì che molti bambini abbiano ora fratellastri e patrigni. Inoltre, il diritto delle famiglie arcobaleno di diventare genitori ha creato nuove unità con due mamme o due papà.

Ma nonostante i cambiamenti nella struttura familiare, i genitori rimangono genitori, ed è per questo che le giornate per celebrarli sono ancora così popolari in tutto il mondo.

La Festa del papà in Italia

Una famosa canzone italiana, Viva la mamma, è dedicata alla mamma, figura popolare della letteratura, dell’arte e della tradizione italiana. Ebbene, le mamme giocano un ruolo fondamentale nella vita di tutti e noi italiani siamo noti per essere particolarmente attaccati a loro. Alla fine, non ci chiamano mammoni per niente.

Ma vogliamo bene anche ai nostri papà, ovviamente. E anche se dovreste dire a vostro padre (e a vostra madre) che gli volete bene ogni giorno, non c’è occasione migliore della festa del papà per farlo. Questo giorno si celebra in tutto il mondo ma le sue date cambiano a seconda del paese, anche se l’obiettivo di commemorare l’importanza dei padri è comune ad ogni luogo.

A differenza degli Stati Uniti, che celebrano la festa del papà a giugno, gli italiani festeggiano il 19 marzo.

Come gli italiani celebrano la festa del papà

Il patrimonio italiano è profondamente radicato nel cattolicesimo. Per questo motivo, molte feste e ricorrenze ricordano un evento religioso e questo è anche il caso della celebrazione dei papà italiani. La festa del papà si celebra il 19 marzo che è il giorno di San Giuseppe, il giorno dedicato al padre terreno di Gesù Cristo.

Nella tradizione cattolica, San Giuseppe incarna il padre ideale, pio, forte e capace di adempiere al ruolo assegnatogli all’interno della famiglia. È anche il protettore dei lavoratori del legno, dei poveri e degli orfani. San Giuseppe è, per così dire, il papà per eccellenza, e così il suo giorno è diventato rappresentativo per tutti i padri d’Italia. In questo giorno, i bambini amano fare e scrivere biglietti speciali della Festa del Papà, spesso pieni di poesie e rime.

Le scuole di solito favoriscono queste attività, facendo della loro preparazione una parte importante della giornata. Se il giorno cade in un fine settimana, è consuetudine pranzare con la famiglia o magari trascorrere una giornata in campagna, se il tempo di metà marzo lo permette. Alcuni potrebbero perfino decidere di trascorrere un fine settimana viaggiando.

Cibo tradizionale per la festa del papà

Un pranzo sostanzioso e gustoso è quello che vedremo sempre sulle tavole italiane quando si tratta di celebrare alcune occasioni speciali. La festa del papà è certamente uno di questi giorni, e ci sono alcune famose ricette cucinate per questa festa. I prodotti più popolari appartenenti alla tradizione alimentare italiana che celebra questa occasione speciale ruotano intorno a torte e biscotti piuttosto che a cibi salati.

Il bigné di San Giuseppe è il simbolo culinario più famoso di questo giorno. Si tratta di una pasta dolce ripiena di crema, crema pasticcera o marmellata, ed è simile a un bignè. Si mangia in quasi tutte le regioni.

Nel sud si trovano le zeppole di San Giuseppe, che sono simili al bigné, ma più grandi, ripiene di crema pasticcera e sormontate da amarene.

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