Ogni anno in Giappone si celebra l’Hinamatsuri, il Festival delle ragazze. Un’occasione fatta di simboli e di tradizioni, ma anche di storie interessanti e di cibi tipici. Scopriamo, quindi, tutte le curiosità sulla festa e sulle usanze.
Giappone, Festival delle ragazze: data e storia
La festa dell’Hinamatsuri, o Festa delle bambole, è una ricorrenza giapponese che cade il 3 marzo. Una data non scelta a caso, ma per i suoi numeri. Infatti, si tratta dei terzo giorno del terzo mese.
La festività è piuttosto antica, e risale alla metà del VII secolo, ossia durante il periodo Heian. La tradizione si basa sull’antica credenza che le bambole avessero il potere di contenere gli spiriti malvagi e le malattie corporali.
Essa trae le sue radici dall’antico cerimoniale dell’hina-nagashi durante il quale alcune bambole di paglia venivano posate lungo il corso di un fiume. Ciò serviva per portare via gli spiriti maligni ed i cattivi auguri.
Poiché le bambole finivano spesso nelle reti dei pescatori, ora vengono recuperate e poi bruciate nel tempio anziché essere lasciate libere di andare verso il mare.
La prima testimonianza dell’esposizione delle bambole come parte del Festival delle pesche risale al 1625, dalla figlia dell’imperatore Go-Mizunoo.
Nella cultura giapponese le festività stagionali, come quelle della golden week, rappresentano un momento fatto di tradizioni e di usanze.
Tradizioni della festività
A questa storica festa giapponese sono legate le bambole ornamentali, esposte su piattaforme con un tappeto rosso. Queste vengono disposte in un ordine preciso, che segue la tradizione in base alla posizione della famiglia. Lo strato di copertura è chiamato dankake o hi-mōsen, un tappeto rosso con strisce arcobaleno nella parte inferiore
Le bambole raffigurano l’imperatore, l’imperatrice, gli attendenti e i musicisti della corte imperiale con vestiti di corte del periodo Heian.
Durante la festività i familiari delle bambine pregano affinché vengano loro date bellezza e salute. Infatti, si pensa che le bambine “passino” la sfortuna alle bambole, allontanandola da loro stesse.
A questa festività è legata anche una bevanda tradizionale, l’amazake. Si tratta della versione analcolica del sakè ottenuta dalla fermentazione del riso. Insieme all’amazake, poi, si mangiano degli arare, dei salatini di riso, spesso conditi con della salsa di soia.
Per l’occasione si prepara anche un dolce tipico, detto hishimochi. Il dolce è composto da tre strati di riso: Verde, simbolo della terra, Bianco, simbolo della neve, Rosa, simbolo dei fiori di pesco. Insieme questi tre strati indicano la primavera, quando la neve si scioglie, l’erba cresce e germogliano i fiori di pesco.