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Va in onda giovedì 23 settembre la prima puntata della nuova serie di Rai Uno Fino all’ultimo battito, con protagonisti Violante Placido, Marco Bocci e Bianca Guaccero.
La storia ruota attorno al brillante cardiochirurgo Diego Mancini (Marco Bocci): sta per sposarsi con Elena e la sua carriera va a gonfie vele.
Improvvisamente, però, la sua vita perfetta va in frantumi: al figlio Paolo viene diagnosticata una cardiopatia e l’unico mezzo per salvarlo è il trapianto. Diego si troverà a fare di tutto pur di salvare la vita del figlio, anche a costo di sacrificare la sua etica e la sua carriera.
Le riprese della serie sono state effettuate in una delle regioni più suggestive d’Italia: la Puglia. Dopo aver fatto un viaggio nelle location di Dune e Luce dei tuoi occhi, scopriamo ora alcune delle più belle location di Fino all’ultimo battito.
Fino all’ultimo battito: le location della serie
La serie Fino all’ultimo battito è stata girata in Puglia, tra gennaio e marzo 2021 e tra le location scelte per le riprese troviamo alcuni dei luoghi più belli di questa regione tra cui Bari, Polignano a Mare, Conversano, Lecce, Molfetta e Bitonto.
A Lecce le riprese sono state effettuate all’ospedale Vito Fazzi ed al Vecchio ospedale di Poggiardo, mentre a Molfetta presso la banchina di San Domenico, lo stadio Paolo Poli ed il centro storico.
Fino all’ultimo battito, le location: Polignano a Mare
La storia di Polignano a Mare affonda le sue radici nell’antichità, ma è durante il periodo romano che raggiunse il suo massimo splendore, grazie alla sua centralità nello smistamento dei traffici sulla tratta da Brindisi a Roma.
Con l’avvento dei normanni, poi, il prestigio della città crebbe ulteriormente e la presenza successiva dei monaci benedettini la rese il centro nevralgico degli affari e la meta adatta per trovare pace e riposo.
Successivamente la città passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia e le tracce di questa dominazione sono ancora oggi visibili nel Palazzo dei dogi.
Tra le attrazioni più suggestive di Polignano non si può non citare le grotte marine, la lama monachine e il centro storico.
Fino all’ultimo battito, le location: Molfetta
Così come Polignano a Mare, anche Molfetta deve la sua fioritura al periodo normanno, quando la città divenne il punto di partenza delle crociate.
Questa fase di splendore, però, si interruppe con la dominazione spagnola: l’assenza di un potere forte e gli scontri tra i ceti portarono alle devastazioni, che culminarono con il Sacco di Molfetta del 1529.
In seguito la popolazione si diede da fare per ricostruire la città innalzando nuovi palazzi, costruendo templi e cisterne.
Nel 1861 la città venne annessa al nascente Regno d’Italia e l’inizio del ‘900 portò con sé una nuova espansione.
Con le due guerre mondiali, la città fu sottoposta a nuove devastazioni e bombardamenti, che cambiarono drasticamente la fisionomia del paese.