La storia della Galleria degli Uffizi risale al XVI secolo, dove si possono ammirare le opere d’arte di artisti italiani e stranieri rinascimentali.
La Galleria degli Uffizi è il museo più importante di Firenze, ma amato in tutta Italia e all’estero. Ogni anno milioni di turisti arrivano in città per dedicare un pomeriggio alla scoperta delle bellezze che offre il museo. In realtà non basterebbe una sola giornata per visitarlo tutto, ma ci sono alcune opere e artisti da non perdere.
E’ importante quindi informarsi prima di acquistare il biglietto e segnarsi le opere che si desiderano vedere dal vivo. Il museo ha una storia molto antica, che risale al XVI secolo, nell’era dei Medici. Infatti fu Cosimo I de’ Medici, primo Granduca di Toscana, a commissionare i lavori, perchè voleva creare un luogo adibito agli uffici amministrativi e giudiziari di Firenze.
I lavori iniziarono nel 1560 con a capo proprio Giorgio Vasari. Solo grazie a Francesco I, però, ci fu il primo allestimento museografico nell’ultimo piano della Galleria.
L’apertura al pubblico vera e propria ci fu nel 1769, grazie al Granduca Pietro Leopoldo di Lorena e durante il Regno d’Italia da museo si trasformò in Pinacoteca. Nella Galleria degli Uffizi si possono ammirare tante opere d’arte di grandi artisti come: Giotto, Botticelli, Leonardo Da Vinci, Caravaggio. Ma anche molti artisti stranieri come Rubens, Durer o Goya. Non si può però non notare la bellezza generale della struttura degli Uffizi, a forma di “U” e decorata da artisti come Allori, Bizzelli e Pieroni. Il cuore della Galleria è sicuramente la sala del Tribunale, che si ispira alla rosa dei venti di Atene, come scrisse Vitruvio nel suo primo libro intitolato “Architettura”. I soffitti, invece, sono dipinti a grottesca in cui si raccontano storie della mitologia e sono raffigurate molte allegorie. Le prime sei sale sono dedicate all’arte toscana del 1200 e 1300, tra le quali la seconda è chiamata “Sala di Giotto”. Le stanze sette e otto, invece, sono dedicate al primo Rinascimento. Qui si può incontrare il “Dittico dei duchi di Urbino” di Piero della Francesca.
Le opere del maestro Botticelli, invece, si possono osservare dalla sala 9 alla 14. Imperdibili la “Primavera” o la “Nascita della Venere”. Tante opere che tutti hanno incontrato nei libri scolastici di Storia dell’Arte. Prima di entrare nel secondo e terzo corridoio, però, si può ammirare Firenze e l’Arno dalle grandi vetrate del loggiato, che prima era aperto, per poi proseguire nella sala 35. Qui Leonardo da Vinci è il padrone di casa, ci sono molte delle sue opere, come “L’Annunciazione” o “L’adorazione dei Magi”. Per chi è appassionato di Caravaggio, però, non può perdersi le sale dalla 90 alla 93, dove può ammirare il “Bacco adolescente”, “La testa di Medusa”, ma anche “Il sacrificio di Isacco”. L’ultima sala è la 101, dove si possono ammirare le opere di Reni, appartenente al classicismo seicentesco. Per concludere la visita si consiglia di fare un salto alla caffetteria della Galleria, che si affaccia in una grande terrazza, dove si possono ammirare molte bellezze fiorentine, tra cui la Cupola del Brunelleschi e il Campanile di Giotto.