Un'esperienza indimenticabile, la Forest Bathing, in Trentino-Alto Adige, è una nuova pratica per ritrovare l'armonia con la natura.
Nasce una nuova tendenza per ritrovare il contatto con la natura, si chiama Forest Bathing e i boschi del Trentino sono il luogo ideale per riscoprire la bellezza dei boschi. Scopriamo, quindi, in cosa consiste questa particolare tecnica rilassante e rigenerante.
Anche note come le medicine della foresta, la forert bathing è una pratica di origine giapponese per immergere i nostri sensi nell’atmosfera della foresta per ottenere relax ed effetti positivi per la salute e il benessere.
Lo Shinrin-Yoku o Forest Bathing è una pratica nata in Giappone nel 1982 come parte di un programma sanitario nazionale. Questa aveva l’obiettivo di affrontare i disturbi legati allo stress e proteggere le foreste. Si tratta, quindi, di una tecnica salutogenica di connessione con la natura per promuovere la salute che si prefigge di aumentare il benessere. In più, permette di attenuare lo stress e incoraggiare il rilassamento. È sostenuta da principi di mindfulness che sostengono l’apertura dei sensi verso l’atmosfera della foresta.
La pratica consiste semplicemente nel camminare dolcemente nella foresta, inalare l’aria pulita e rafforzare una connessione emozionale con il paesaggio. Il Forest Bathing coinvolge in una “attenzione senza sforzo”, e può essere sperimentato con o senza una guida.
In Trentino vi sono posti speciali in cui praticare la medicina della foresta e sconfiggere lo stress.
Fai della Paganella è un piccolo comune situato nella provincia di Trento. Gli impianti di risalita alla Paganella ne fanno un’importante località turistica invernale.
Per ritrovare il benessere si può fare una passeggiata nel Parco del Respiro di Fai della Paganella tra gli alberi e la vegetazione incontaminata. Un “Parco Terapeutico per il benessere” unico in Europa grazie agli studi eseguiti. Qui sono 5 le attività per favorire il benessere che si possono praticare nel “Parco del Respiro” a Fai della Paganella. Parliamo, quindi, del forest bathing, della bioenergetic landscapes, il therapeutic landscapes, ioni negativi e tree hugging.
Nel “Parco del Respiro” di Fai della Paganella le aree forestali con il maggior potenziale emissivo di sostanze volatili benefiche sono quelle con predominanza di faggi. Gran parte del Sentiero dei Reti, ad esempio, attraversa questa formazione forestale, spesso mista ad abete rosso e pino silvestre. Questo si collega al Sentiero Acqua e Faggi, che si sviluppa quasi completamente in faggeta, per poi prolungarsi verso Nord fino nei pressi della confluenza di due ruscelli. I faggi hanno un alto potere emissivo di monoterpeni, ma anche l’abete rosso, il pino silvestre e il larice sono buoni emettitori di queste sostanze. Un bel bosco maturo, con alberi ben sviluppati e dalla chioma espansa, è garanzia di efficacia per il “bagno di foresta”.