Dove si trovano le Foreste Casentinesi, quali sono gli itinerari migliori da non perdere e i luoghi più incredibili da visitare.
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Le Foreste Casentinesi sono il luogo ideale per immergersi nella natura, ma scopriamo dove si trovano e quali sono i posti più belli da visitare. Sport, panorami e intrattenimento, tutto ciò che si può fare in compagnia in questo meraviglioso Parco.
Il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna è un parco nazionale situato nell’Appennino tosco-romagnolo, lungo il confine delle regioni Emilia-Romagna e Toscana. Questo luogo naturale si trova, infatti, a cavallo tra le province di Forlì-Cesena, Arezzo e Firenze.
Il 7 luglio 2017, a Cracovia, la Commissione UNESCO ha inserito la Riserva naturale integrale di Sasso Fratino e le faggete vetuste ricomprese nel perimetro del parco, nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità all’interno del sito seriale Primeval Beech Forests of the Carpathians and Other Regions of Europe.
Un luogo, quindi, che merita di essere visto e in cui vale la pena immergersi nella natura per scoprire, attraverso percorsi e itinerari, vedute incredibili.
Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi offre tantissime possibilità escursionistiche per tutti e in tutte le stagioni. Tra foreste millenarie, antiche mulattiere e strutture ricettive, i percorsi regalano esperienze emozionanti e suggestive, lungo gli oltre 600 km di sentieri, gli itinerari dedicati alla MTB, i sentieri natura e i percorsi ad alta accessibilità.
Per gli escursionisti più attenti, uno dei percorsi più belli è Il sentiero delle Foreste Sacre, articolato in sette tappe, da Lago di Ponte di Tredozio a La Verna. Un percorso di sette giorni in cui si attraversa il verde manto delle Foreste Casentinesi, con la possibilità di visitarne i luoghi più suggestivi.
Un altro percorso interessante è L’Alta Via dei Parchi, da Berceto, nei pressi del Passo della Cisa, e arriva fino alla rupe della Verna. Da questo percorso si raggiunge l’eremo sul Monte Carpegna, nel Parco del Sasso Simone e Simoncello. Un itinerario suddiviso in 27 tappe attraverso l’Appennino fra l’Emilia-Romagna, la Toscana e le Marche, che tocca ben 10 province.
Tantissimi sono i punti d’interesse che meritano una visita. Uno di questi è il Lago di Ponte, a monte di Tredozio sul torrente Tramazzo. Un lago creato artificialmente nel 1962 ma che oggi risulta perfettamente integrato nel paesaggio naturale. Nei pressi del Lago si trova il Rifugio Casa Ponte, gestito come Rifugio con possibilità di ricovero e ristoro.
Splendida anche la cascata dell’Acquacheta. L’Acquacheta è il più importante affluente del Montone e prima di raggiungere S.Benedetto in Alpe compie un salto di oltre 70 metri. La cascata, descritta da Dante nel XVI canto dell’Inferno, si raggiunge solo attraverso una escursione di un paio d’ore che risale la valle raggiungendo, appena a monte della cascata, la suggestiva Piana dei Romiti con i ruderi dell’antico borgo.
Suggestivi e interessanti sono il Mulino Mengozzi a Fiumicello e il Mulino Biondi a Castel dell’Alpe. I due edifici rurali in pietra sono internamente attrezzati alla attività molitoria e testimoniano la cultura montana del luogo.