Il Forte di Bard, uno dei castelli più scenografici e amati d'Italia, è una meta perfetta per chi ha intenzione di visitare la meravigliosa regione della Valle d'Aosta.
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Il Forte di Bard è una delle costruzioni più famose ed imponenti dell’intera Valle d’Aosta, a metà strada tra un castello e una fortezza. Esso è infatti uno dei primi esempi di fortezza di sbarramento di primo Ottocento, situato su un promontorio roccioso a 384 metri sul livello del mare, sulla sinistra della Dora Baltea
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Prima esperienza caratteristica da non perdere al Forte di Bard è la camminata lungo il percorso pedonale paesaggistico che porta alla fortezza. Si tratta infatti di un itinerario a cielo aperto ideato per far meglio conoscere il territorio circostante la fortezza e il contesto in cui questa è sorta.
Il percorso paesaggistico è fruibile gratuitamente dal pubblico lungo la strada pedonale lato nord e illustra perfettamente ai visitatori le caratteristiche del sito e degli immediati dintorni.
Grazie a una serie di mirini, è possibile orientare lo sguardo focalizzandosi sull’ambiente circostante: la valle principale modellata dal ghiacciaio balteo, la Valle di Champorcher, la Corma di Machaby, il percorso della Dora Baltea, le cascate e affluenti, la presenza dei detriti a testimonianza dell’antico ghiacciaio.
Pannelli illustrativi lungo il percorso descrivono anche le modifiche apportate al territorio dall’intervento umano, come i vigneti terrazzati, i centri abitati ecc. Particolare attenzione è posta inoltre sul percorso naturalistico, incentrato sulla fauna e flora del posto così come le sue peculiarità geologiche.
Tappa essenziale per chi arriva al Forte di Bard è sicuramente una visita al Museo delle Alpi, un percorso pluridisciplinare, multimediale e interattivo per scoprire le Alpi e capire la montagna.
Il Museo della Alpi è uno spazio museale all’avanguardia che racconta la montagna e la sua trasformazione per mano dell’uomo in un modo tutto nuovo e coinvolgente. Questo racconto nello spazio e nel tempo è reso particolarmente suggestivo dai suoni, video e proiezioni che danno vita a questa mostra, creando scenografie, ricostruzioni e giochi multimediali che conquisteranno grandi e piccini. I turisti sono così accompagnati in un viaggio di esplorazione da vivere con tutti e cinque i sensi per immergersi davvero nella cultura alpina.
Al pianterreno, lungo il Deambulatorio che si affaccia sulla grande Piazza d’Armi, si affacciano gli spazi dedicati alle mostre temporanee (Cannoniere, Cantine, Corpo di Guardia) e lo spazio Vallée Culture. Il Forte di Bard accoglie infatti tutto l’anno interessanti mostre artistiche, fotografiche e storiche molto interessanti. Dato che solitamente queste mostre hanno un carattere temporaneo, è consigliabile visitare il sito ufficiale del Forte per sapere con precisione quali mostre sono attive con i relativi prezzi e orari.
Un’esperienza alternativa ai soli musei e mostre è la visita alle prigioni del Forte di Bard. All’interno dell’Opera Carlo Alberto si trovano infatti 24 celle di detenzione disposte lungo 4 sezioni. In queste anguste celle, dalle dimensioni estremamente ridotte, venivano rinchiusi i prigionieri di guerra e politici. Nel corso dell’Ottocento arrivarono ad ospitare decine di prigionieri, in particolare ad una sanguinosa insurrezione del 1854.
In seguito però questi spazi furono riconvertiti in magazzini viveri della fortezza. Oggi invece ospitano un percorso multimediale dedicato alla storia della fortezza.
La storia del Forte di Bard è davvero ricca e antica. I primi insediamenti umani nella gola di Bard risalgono addirittura circa al II millennio a.C.. Vista la sua posizione strategica, è probabile che già in epoca preromana esistesse un castello fortificato, anche se i primi documenti attestati riguardano il re ostrogoto Teodorico, nel VI secolo.
Nel 1242 Amedeo IV di Savoia espugnò il forte, il quale passò quindi sotto il dominio sabaudo. Nel 1661 divenne il presidio delle forze del Ducato di Savoia in Valle d’Aosta. Proprio da qui, nel 1704, durante la guerra di successione spagnola, l’esercito di Vittorio Amedeo II di Savoia si oppose alle truppe francesi.
L’episodio più noto però è quello del 14 maggio 1800, quando 40.000 uomini dell’Armée de réserve di Napoleone varcarono le Alpi attraverso il Gran San Bernardo per sorprendere l’esercito austro-piemontese. Arrivati a Bard, furono fermati dalla guarnigione di truppe austriache che presidiavano la fortezza. L’assedio durò circa due settimane, fino a quando Napoleone, esasperato dalla resistenza dei soldati italiani ed austriaci, fece radere al suolo il castello di Bard.
Nei primi anni dell’ ‘800 fu Carlo Felice di Savoia ad iniziare i lavori di ricostruzione, che continuarono fino al 1838. Il risultato fu una fortezza suddivisa in tre corpi disposti su diversi livelli:
Alla fine del XIX secolo il forte di Bard cadde in disuso e fu adibito prima a carcere militare e poi a polveriera, fino a quando nel 1990 fu acquisito dalla Regione Valle d’Aosta. Dopo un grande restauro, il castello venne aperto al pubblico nel 2006 e oggi è un apprezzatissimo polo culturale della regione.