La visita e la storia della Fortezza del Priamar della città ligure di Savona, uno dei complessi più imponenti e suggestivi della regione.
Argomenti trattati
Una delle strutture e delle attrazioni culturali più imperdibili di Savona è la Fortezza del Priamar. L’enorme complesso domina il centro cittadino con imponenza e carattere. Un luogo da non perdere.
La fortezza del Priamar, o Priamâ in lingua ligure, è un imponente complesso di carattere militare.
L’enorme struttura domina tutto il centro cittadino situato in corrispondenza del porto.
Costruita intorno al 1542 dai Genovesi durante l’assoggettamento della città di Savona da parte della “Superba”, prende il nome dalla collina immediatamente di fronte al mare su cui sorge.
I ritrovamenti dei primi insediamenti abitativi che sono stati trovati sulla collina risalgono all’età del bronzo.
Si tratta della fortificazione di maggiore importanza di tutta la Liguria di Ponente. La sua principale funzione era, perciò, quella di presidiare lo sbocco della strada da colle di Cadibona, principale accesso alla riviera ligure di Ponente. Ad oggi, infatti, si presenta con una forma articolata e complessa. Infatti, nel corso delle diverse fasi storiche ha subito modifiche e ampliamenti. Dopo decenni di abbandono, oggi è restaurata ed è attualmente sede di diverse attività culturali.
Per far posto ai possenti bastioni, che valorizzano la posizione strategica del promontorio roccioso del Priamàr, si distrusse uno dei quartieri più importanti della città bassomedievale comprendente tra l’altro, la Cattedrale di Santa Maria di Castello, il Palazzo Vescovile, il Convento domenicano, i dieci oratori delle confraternite e i tre ospedali cittadini.
La fortezza conobbe diverse occupanti, con i genovesi dalla costruzione fino al 1797, poi 1746 espugnata dalle truppe savoiarde che dominarono la valle fino al 1749. Dal 1797 fu poi il turno dei francesi, seguiti dal Regno Sardo dal 1815 al 1860. Infine, passò nelle mani del Regno d’Italia dal 1860 al 1909.
Dal 1956 ad oggi le campagne di scavi archeologici condotte ogni anno dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri (IISL) stanno progressivamente riportando alla luce quanto rimane dell’ antico abitato. I numerosi ritrovamenti vengono mano mano esposti e studiati nel “Civico Museo Archeologico e della Città”.
Il complesso fortificato nei secoli subì, come abbiamo visto, numerosi ampliamenti e trasformazioni divenendo anche un reclusorio penale. Proprio con tale funzione è famosa la fortezza quale luogo di prigionia di Giuseppe Mazzini. Qui fu incarcerato dal mese di novembre 1830 al mese di gennaio 1831. Inoltre, proprio durante il periodo di prigionia a Savona Mazzini ideò la Giovine Italia.
Gli orari di apertura della fortezza sono: nel periodo invernale (dal 15 settembre all’11 giugno) dalle 9 alle 18.30 e nel periodo estivo (dal 12 giugno al 14 settembre) dalle 9 alle 24.