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I borghi fantasma possono ritornare a vivere, così come è successo all’antico borghetto di Frattura Vecchia, la frazione di Scanno, in Abruzzo. Un paese che riprende a vivere dopo essere stata abbandonata per anni.
Frattura Vecchia di Scanno, in Abruzzo
Frattura è l’unica frazione del comune abruzzese di Scanno, nella provincia dell’Aquila. Abitato da appena 48 residenti, il borgo, situato a 1260 metri sopra il livello del mare, sui pendii occidentali del gruppo di monte Genzana, è raggiungibile solamente attraverso una strada provinciale.
L’antica strada che giunge fino all’antico borgo si dirama dalla statale delle gole del Sagittario in corrispondenza del bivio situato nei pressi del lago di Scanno.
La triste storia del paesino ha portato gli abitanti ad abbandonare le proprie case, rendendolo, così, un borgo fantasma.
A causa del terremoto di Avezzano del 1915, infatti, il borgo antico è andato distrutto. Il centro nuovo fu ricostruito a valle, tanto che oggi i due paesi sono denominati “Frattura Vecchia” e “Frattura Nuova”.
Storia del borgo
Il nome dell’antico borgo deriva dal fenomeno franoso generato in epoca preistorica sul monte Genzana. Questo fenomeno sbarrò il fiume Sagittario formando, così, il lago di Scanno.
Tra il IX ed il X secolo venne eretto il castello di Frattura, fondato dai conti Di Sangro e ceduto nel 1091 da Oderisio di Oderisio al monastero di Montecassino.
A seguito del forte terremoto, il paesino andò distrutto, costringendo gli abitanti ad abbandonare le proprie abitazioni.
Tuttavia, alcune case sono state ristrutturate, ed il borgo è raggiunto dalle forniture d’acqua e luce ed è in progetto un utilizzo turistico.
Oggi l’antico borgo sta riprendendo vita, con iniziative turistiche e interventi di ristrutturazione. Inoltre, molti sono i luoghi che meritano di essere visitati a Frattura e nei suoi dintorni.
Luoghi d’interesse
Tra i luoghi più antichi e interessanti da visitare a Frattura troviamo la Chiesa di San Nicola. Questa è la principale chiesa di Frattura Nuova costruita nel 1920, dato che quella storica di Frattura vecchia era collassata con il terremoto del 1915. L’impianto è rettangolare, neoromanico, con facciata decorata da rosone a raggiera e portale a tutto sesto, con bassorilievo in terracotta della Madonna col Bambino. Il campanile a torre conserva una campana quattrocentesca della vecchia chiesa. L’interno è a navata unica, voltato a botte, con affresco del cielo in blu.
Molto affascinante è anche la Chiesetta dell’Immacolata, situata in località La Cona, è stata restaurata nel 2011.
Ma il punto più interessante da esplorare è proprio il cuore di Frattura Vecchia, il borgo medievale. All’ingresso del borgo si conservano anche una fontana di pietra e una cappella dedicata alla Madonna. La parte alta è quella più ammalorata, coi ruderi delle case e della torre campanaria dell’antica chiesa di San Nicola.