Tra gli arcipelaghi dell’Oceano Pacifico, le isole Galapagos sono quelle più famose per il loro splendore naturalistico.
La storia racconta che nel 1835 lo scienziato Charles Darwin, visitò queste isole a bordo della Beagle. Lo studioso britannico descrive lo stupore provato nel vedere questi bellissimi paesaggi e queste creature stupefacenti.
Darwin, dopo aver visitato queste isole decise di elaborare la teoria dell’evoluzione che poi avrebbe rivoluzionato negli anni a seguire l’intero pensiero scientifico.
Ovviamente oggi la fauna e la flora offerte da queste terre sono ben diverse da quelle che aveva potuto ammirare lo scienziato naturalistico e ogni anno centinai di turisti raggiungono questi luoghi per visitare le iguane e le tartarughe giganti tipiche di quelle zone. Va comunque ricordato che questo ecosistema è salvaguardato dalla scelta di proteggere il 90% del territorio marino e terrestre.
Galapagos cosa vedere
L’arcipelago è costituito da 13 isole di cui però solo cinque sono abitate.
La maggior parte dei viaggi compiuti su queste terre comprende una tappa all’isola di Santa Cruz dove è possibile trovare non solo l’aeroporto internazionale ma anche Puerto Ayora, ossia una delle città più importanti con quasi 12 mila abitanti.
Su quest’isola è possibile visitare il centro scientifico Charles Darwin dove si può ammirare più da vicino ogni tipo di rettile presente in quel luogo.
Per poter però osservare gli animali in libertà, occorre raggiungere El Chato, ossia il famosissimo parco all’interno del quale le iguane, le tartarughe e i fringuelli di Darwin si muovono all’interno di una vastissima prateria.
Per concludere la scoperta di questa isola, andrebbero visitati i tunnel di lava di Santa Rossa, ossia una struttura che si è venuta a creare a seguito di una importante eruzione vulcanica che ha anche dato origine ai laghi di Los Gemelos, due raccolte di acqua dolce che attirano uccelli e gufi.
Subito dopo l’isola di Santa Cruz è possibile raggiungere l’isola di Seymour dove vivono uccelli marini dai colori incredibili, e le iguane marine. Su questa isola si trova anche la Bachas Beach che permette di effettuare immersioni in totale libertà, durante le quali si scoprono le meraviglie del mondo marino.
Altra tappa da fare è sull’isola di San Bartolomè che per le sue caratteristiche è quella forse più magica e più suggestiva di tutte le altre. Qua infatti, la totale assenza di vegetazione e la presenza di residui di lava, donano al paesaggio un aspetto incantato e irreale.
Si consiglia poi di visitare anche l’isola Isabela che tra tutte è la più grande e dove sono presenti i vulcani più importanti tra quelli dell’arcipelago (il più alto di tutti è il vulcano Wolf con i suoi 1700 metri circa).
Questa non è sempre scelta come meta di viaggi, perché non è visitabile nella sua totalità dal momento che la parte nord e quella ovest si possono raggiungere solo attraverso il mare con le crociere che vengono messe a disposizione.
Altra tappa è poi quella di San Cristobal dove sono presenti numerosi tour guidati e il cui nome è un omaggio alla figura di Cristoforo Colombo.
Il Parco Nazionale delle isole Galapagos, sorto nel 1936, può essere visitato solamente accompagnati da guide e l’ingresso costa 100 dollari americani.
Baltra e San Cristobal sono le due uniche isole in cui è presente un aeroporto ed è per questo che possono essere considerate le porte di accesso al Parco Naturale.
Questo, accogliendo rettili preistorici e diverse specie marine, per le sue acque limpidissime e per le splendide spiagge è stato dichiarato dall’UNESCO come Patrimonio Naturale dell’Umanità.