Non è necessario essere appassionati di architettura per apprezzare le creazioni strabilianti di Gaudí!
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Antoni Gaudí non sarà stato barcellonese di nascita (in realtà era di Reus, a circa un’ora e mezza di distanza), ma i suoi edifici hanno reso Barcellona famosa. Oggi, ogni anno si aprono gemme meno conosciute del suo Modernismo catalano, quello che spesso chiamiamo Art Nouveau.
Mentre i fanatici del design potrebbero trascorrere un viaggio a Barcellona solo per visitare le opere di Gaudí, non è necessario essere appassionati di architettura per apprezzare le sue creazioni strabilianti. Ecco cosa vedere e, soprattutto, come entrare prima della folla.
Torre Bellesguard (“bella vista”) è una casa di famiglia che è anche un castello, progettato da Gaudí. Il sito, in alto nel ricco quartiere di Sarrià-Sant Gervasi, con una vista telescopica su Barcellona, rimane una delle chicche meno conosciute di Gaudí. Unico nelle sue linee rette (molto poco Gaudí), e un interessante attico in legno che è stato spogliato della sua solita esplosione di colori a mosaico.
Costruito tra il 1886 e il 1890, il Palau Güell è considerato il primo edificio in stile Art Nouveau del mondo. Questa casa della famiglia Güell si trova in Calle Nou de la Rambla e l’atmosfera all’interno è molto più cupa rispetto ai Gaudí successivi. Immaginatevi una distesa di legno scuro con pavimenti e pilastri in marmo grigio e un favoloso organo antico che viene spesso suonato per i concerti. Non perdetevi la terrazza sul tetto, dove i 20 camini e la guglia di 15 metri sono un’esplosione di colori.
È praticamente illegale andare a Barcellona e non visitare La Sagrada Família, lo straordinario tempio di Gaudí dedicato alla Sacra Famiglia, noto anche come la più grande chiesa incompiuta del mondo. L’illusoria data di fine lavori rimane un mistero: i teorici locali ipotizzano che non sarà mai terminata per preservare il suo cachet in corso d’opera.
Il Parco Güell è un paesaggio quasi finto: ospita la famosa lucertola a mosaico di Barcellona, l’immagine presente in mille cartoline, e torri a spirale che sembrano scivoli da luna park. Il parco più grande della città è nato dalla collaborazione tra l’imprenditore Eusebi Güell (da cui il nome del parco) e Antoni Gaudí.
È facile capire perché Casa Batlló sia stata paragonata alle Ninfee di Claude Monet: ricoperta di frammenti di vetro colorato, a volte appare blu, poi verde, poi scintillante come lo strato di vetro di un lago. L’industriale tessile Josep Batlló commissionò a Gaudí la progettazione di questa casa dopo aver visto ciò che Gaudí aveva fatto con Park Güell.