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Con il fascino malinconico e decadente delle città portuali, Genova è una città dalla forte identità, percepibile in ogni momento che la si attraversa. Dal Porto Antico alla Piazza centrale, dai carruggi tanto amati nella poesia in musica dell’indimenticato Fabrizio De André, fino agli scorci più nascosti, dal fascino raro e prezioso proprio perché si fanno scoprire con difficoltà.
Se si è curiosi, se si ha la pazienza del viaggiatore che ama assaporare i luoghi e i momenti, Genova sarà una sorpresa che saprà incantarci, anche se avremo un solo giorno per visitarla.
Genova in un giorno: il Porto Vecchio
Ingresso privilegiato alla città, il Porto Vecchio non è solo il luogo d’attracco per le tante imbarcazioni private e le navi da crociera ma è soprattutto il cuore pulsante di Genova, il “salotto” per antonomasia dove i turisti, ma anche gli stessi genovesi, amano passeggiare di giorno e di sera.
Dominato dalla Lanterna, che sta a guardia dal lontano 1128, ma anche dal futuribile ascensore Bigo di Renzo Piano: qui modernità, tradizione e storia convivono quotidianamente, regalando ai visitatori un’immersione esperienziale lungo secoli di storia della città, da assaporarsi anche durante una gita di un giorno.
Genova in un giorno: Piazza De Ferrari
Principale piazza e simbolo della città, Piazza De Ferrari è il punto d’incontro nevralgico tra cultura, società, economia e storia, poiché collega il vecchio centro storico alla parte più nuova e, al contempo, vi si affacciano alcuni tra i principali monumenti e architetture genovesi.
Al centro la monumentale fontana di bronzo del 1936 e, tutt’attorno come in un abbraccio, si affacciano il Teatro Carlo Felice e Palazzo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, la facciata laterale di Palazzo Ducale, il Palazzo della Regione Liguria il Palazzo della Nuova Borsa, uno dei massimi esempi di stile Liberty genovese.
Genova in un giorno: i carruggi della musica di De André
“Quello che mi ha colpito del mondo dei caruggi è stata l’abitudine alla sofferenza e quindi alla solidarietà”. Così parlava il più grande cantore e poeta di Genova, Fabrizio De André. Le sue parole e le sue immagini in musica è facile ritrovarle passeggiando per il Centro Storico: i carruggi, o caruggi, sono appunti gli stretti e ombrosi vicoli, spesso sormontati da porticati, tipici di Genova e di altre città liguri. Da visitare al tramonto, percorrendo magari Via del Campo, e osservando i visi della gente, e ascoltandone le voci. Per vivere dentro alla musica di Fabrizio.
E se resterà del tempo, una meta imperdibile, soprattutto per i romantici, sarà Boccadasse, mentre per le famiglie con bambini una visita all’Acquario saprà senz’altro soddisfare ogni aspettativa.