Il più grande iceberg del mondo è in rotta di collisione con la Georgia del Sud e rischiano la vita migliaia di foche e pinguini.
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Momenti di tensione nella Georgia del Sud, minacciata dal più grande iceberg del mondo che si dirige proprio verso le sue coste. Un ghiacciaio dalle dimensioni del Lussemburgo potrebbe causare la morte di migliaia di animali.
L’arcipelago della Georgia del Sud, incastonato nell’Oceano Atlantico, amministrativamente territorio d’oltremare britannico, sta rischiando grosso. Infatti, a minacciare l’ecosistema e la vita di migliaia di animali c’è un enorme ghiacciaio.
Il più grande iceberg del mondo, delle dimensioni del Lussemburgo, si avvicina pericolosamente alle coste dell’arcipelago, e le conseguenze potrebbero essere catastrofiche.
A meno di 50 chilometri dalle coste, l’iceberg è in rotta di collisione con l’isola, e si avvicina rapidamente. Infatti, in meno di una settimana la distanza è passata da 400 chilometri a circa 50.
Un pericolo per l’ecosistema dell’arcipelago, che ha allarmato gli scienziati della British Antarctic Survey che si preparano ad una missione d’intervento.
Era il 2017 quando l’iceberg A-68A, che per dimensioni supera il Lussemburgo, si è staccato dall’Antartide. Da allora ha navigato nelle acque fino a costituire una vera minaccia per l’ecosistema dell’arcipelago.
Il viaggio dell’iceberg l’ha spinto sempre più a nord, monitorato da scienziati. Ma la sua corsa non ha accennato alcun rallentamento, tanto che in meno di una settimana sta raggiungendo la Georgia del Sud.
In sette giorni ha percorso oltre 350 chilometri, arrivando a 48 chilometri dall’arcipelago britannico.
Il motivo del suo viaggio è imputato alle azioni dell’uomo, ennesima prova del danno climatico causato dalle cattive abitudini e dal poco rispetto per l’ambiente.
Il riscaldamento globale, infatti, ha fatto si che interi lastroni di ghiaccio si staccassero dai poli. Ma adesso non è più un mero dibattito polito sulla salvaguardia dell’ambiente. Adesso in ballo c’è la vita di migliaia di pinguini e foche.
Non è la prima volta che si presenta un pericolo simile. Solamente nel 2003 un altro iceberg provocò la morte di tantissimi cuccioli di pinguino e di foca.
Per evitare il sopraggiungere dell’iceberg poche sono le possibilità da mettere in campo, ma scienziati e ricercatori stanno studiando un modo per scampare alla catastrofe.
Infatti, i ricercatori hanno messo in campo un piano che partirà dall’11 gennaio 2021. Da quella data i ricercatori si metteranno in quarantena, a causa del Covid-19, e poi si imbarcheranno in un viaggio di tre giorni per raggiungere l’iceberg. Il viaggio avverrà a bordo della nave da ricerca RRS James Cook.
Intanto tantissimi satelliti e aerei militari stanno monitorando lo spostamento del ghiacciaio che, a causa delle onde forti, sta perdendo alcuni frammenti pericolosi.