Tutte le informazioni che servono per conoscere il Gigante dell'Appennino di Giambologna.
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Nel corso di un viaggio in Toscana è molto interessante visitare il luogo in cui si trova il maestoso Gigante dell’Appennino di Giambologna.
Il Colosso dell’Appennino è una magnifica statua, che si può ammirare nei pressi della splendida città di Firenze.
Si tratta di una scultura realizzata dallo scultore fiammingo Giambologna nel corso del XVI secolo. La bellissima statua si trova all’interno di una tenuta medicea che sorge all’interno della località di Pratolino e che prende il nome di Villa Deminoff.
L’anno in cui la scultura vide la luce è il 1580. L’artista, nel corso della sua creazione, usufruì dell’aiuto di diversi collaboratori. Grazie all’opera di questi artisti attualmente è possibile ammirare l’imponente gigante, che adorna la splendida Villa Deminoff. La statua ha un’altezza di ben 14 metri e si erge davanti allo stagno che si trova nei pressi della residenza. Visitando la villa si può notare il colosso, posto al di sopra di una suggestiva struttura rocciosa naturale. Prima di visitare la villa che sorge a Pratolino, è molto interessante conoscere tutte le informazioni e i dettagli che riguardano il maestoso Colosso dell’Appennino.
L’opera d’arte di Giambologna custodisce incredibili segreti e curiosità, che è interessante notare nel corso di una visita presso la splendida residenza medicea di Pratolino. Guardando nella direzione della parte più bassa della statua è possibile notare la presenza di una grotta. Nel corso di una visita è possibile entrare in questa suggestiva fessura all’interno della roccia e accedere ad altri vani che si trovano nel cuore della scultura. Tra le stanze più suggestive da vedere vi è quella che è situata all’interno della testa del gigante. L’atmosfera in questo vano è decisamente straordinaria, grazie agli effetti provocati dalla luce che filtra dalle fessure negli occhi e nelle orecchie del colosso.
Secondo diverse leggende, l’artista fiammingo Giambologna si pentì di aver realizzato la sua splendida opera nel contesto territoriale della località di Pratolino. L’opera nel corso dei secoli non ebbe molta fortuna e per un lungo periodo fu completamente dimenticata. La statua non fu l’unica opera d’arte del posto a non avere grande risonanza e a non ricevere la fama meritata. Nel contesto della residenza medicea negli anni avvennero diversi episodi sfortunati. Tra i più degni di nota si ricorda la distruzione della villa stessa nel corso del XIX secolo. Attualmente la statua del Gigante dell’Appennino gode di una discreta notorietà. Si tratta di un riconoscimento decisamente meritato, vista l’incredibile bellezza della scultura che domina lo stagno della Villa Deminoff.