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Conoscete il Monastero di Torba? Questo particolare monumento si trova a Gornate Olona, località Torba in provincia di Varese. Ma cosa vedere?
Gita al Monastero di Torba: cosa vedere e curiosità
A Gornate Olona, località Torba in provincia di Varese, si trova il Monastero di Torba.
Parliamo di un complesso monumentale longobardo che oggi è parte di un parco archeologico dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Unesco dal 2011. Il Monastero di Torba è un luogo che ha il sapore di antico e di natura: è immerso in ampio parco circondato dai boschi e dal silenzio.
Al suo interno, salendo nei piani superiori, è possibile ammirare la Torre di Torba, uno strumento di avvistamento creato dai romani e riadattato in seguito per le esigenze monastiche.
Al primo piano vi era il sepolcreto delle badesse della comunità, con degli affreschi che riportano il nome (longobardo) di Aliberga. Al secondo c’è ancora l’oratorio delle monache, con raffigurazioni a carattere religioso e uno spazio in cui un tempo svettava un altare.
All’esterno da visitare è la Chiesa di Santa Maria costruita in diverse fasi tra il VIII e il XIII secolo. Per l’edificazione furono utilizzate pietre di origine fluviale.
All’interno di essa sono state ritrovate alcune tombe e una cripta ad ambulacro.
Parco archeologico di Castelseprio
Negli anni ’50 è stato scoperto un sito: il Parco Archeologico di Castelseprio, al cui interno si trova il suggestivo Monastero di Torba. Quest’area comprende i resti dell’antico insediamento fortificato di Castelseprio, del suo borgo circostante e della vicina Chiesa di Santa Maria Foris Portas.
Ci sono diversi monumenti da visitare, tra cui costruzioni militari come ponti, torrioni d’ingresso, mura difensive e torri, strutture civili come case, pozzi e cisterne, e anche edifici religiosi. Il borgo è visitabile solo nelle aree parzialmente nascoste dalla vegetazione.
Gita al Monastero di Torba: la leggenda
Sapete che attorno al Monastero di Torba ruota una leggenda? Secondo la leggenda i volti mancanti delle tre monache, rappresentate in un affresco situato al secondo piano della torre, non sono mai stati disegnati a causa della loro fuga dal monastero e oggi, in forma di spiriti, vagano nelle vallate di Torba cercando di rientrare nel dipinto per la propria pace.
C’è anche la storia della tempesta che, quando si scatenò sul monastero, sradicò un grande albero dalle cui radici emerse la sepoltura marmorea del re longobardo Galdano da Torba. Si dice che un brigante insediatosi a Torba iniziò a saccheggiare i paesi circostanti, mentre una giovane donna di nome Raffa si fece trovare dal brigante a fare il bagno nelle acque del fiume Olona e, quando la portò nel suo covo, lo accecò con del sale e lo picchiò con un randello.
L’uomo provò a resistere ai colpi e inseguì la fanciulla fino in cima alla torre: fu qui che lei lo avvinghiò e che caddero insieme nel vuoto. Il brigante perse la vita, mentre Raffa si salvò per miracolo. Per questo motivo decise di costruire presso la torre stessa una piccola cappella dedicata all’arcangelo Raffaele, ritenuto il proprio salvatore.