Gole del Marocco, luoghi incredibili immersi nella natura.
Quando si pensa al Marocco, la mente corre subito alla bella Marrakech con i suoi souk e la sua spettacolare Piazza Jamaa el Fna; oppure si pensa alle città imperiali quali Fez o alla meravigliosa città blu di Chefchaouen, che trasporta il visitatore in una dimensione quasi onirica.
Poi c’è la natura e il deserto del Sahara che, con i suoi colori e le sue dune mutevoli ai capricci dei venti, fa da cornice ad ogni paesaggio del Marocco, dalle Kasbah alle gole che rappresentano una delle meraviglie meno conosciute ma ugualmente affascinanti del Marocco.
A circa 200 km da Marrakech, nel cuore del massiccio montuoso dell’Atlante Centrale le cui vette aride sfiorano i 4000 metri, sorgono le spettacolari Gole del Dades. Sorgono nella valle del Dades tra kasbah, roccia rossa e verdeggianti palmeti e si tratta di fratture nella roccia creatasi circa 600 milioni di anni fa grazie alla lenta ma inesplorabile erosione da parte del fiume.
Per raggiungerle bisogna percorrere la strada che da Boumalne Dades (tipica cittadina ricca di architetture tipicamente berbere con souk e case di fango e terra) porta dritta a M’Semrir. Se all’inizio ci si ritrova davanti ad un paesaggio tipicamente desertico e marziano, procedendo sulla strada cominciano a scorgersi palmeti che creano un contrasto magico rispetto all’azzurro del cielo e al rosso della montagna.
Il tratto più scenografico delle Gole del Dades è presso Timzillite dove la gola si restringe talmente tanto da consentire il passaggio del solo torrente. Da questo punto in poi si attraversa un tratto pianeggianti fino a quando, solcando il fiume su un ponticello, cominciano una serie di tornanti che portano sempre più su fino a un albero e a un bar panoramico: qui si trova una terrazza che regalerà una delle viste più belle di tutto il Marocco.
Chiunque visiti le Gole del Dades avrà poi l’opportunità di visitare una delle Kasbah più belle del Marocco, ovvero quella di Amridil, sita nei pressi del lussureggiante palmeto: le sue torri stupiscono per la stravagante forma geometrica e per le decorazioni che a molti studiosi fanno pensare siano apotropaiche, ovvero realizzate per allontanare fantomatici spiriti maligni.
Oggi questa Kasbah è in parte lussuosissimo albergo tipicamente orientaleggiante e museo, dove sono esposti oggetti di uso quotidiano quali serrature forni e torchi per la lavorazione dell’olio.
Presso il pittoresco villaggio di Tinghīr, dove sorge quella che è considerata una delle oasi più alta di tutto il paese marocchino, sorgono le meravigliose Gole del Todra: si tratta di fratture che nel corso dei secoli hanno lentamente separato la catena montuosa dell’Alto Atlante con lo sperone del Jebel Sarho.
Si incontrano percorrendo la strada che porta a Tamtetoucht e devono il loro fascino all’essere particolarmente strette: in un tratto infatti sono large appena 10 metri, sovrastate da pareti alte 300 metri che regalano all’avventore un senso di oppressione indescrivibile, mete queste degli amanti più coraggiosi delle arrampicate.
Le Gole del Todra sono solcate da un fiume tanto cristallino quanto gelido, figlio della presenza in passato di un lago ghiacciato di cui oggi c’è traccia solo nella stagione delle piogge.
Visitare le Gole del Todra significa fare una full-immersion non solo nel cuore di uno dei luoghi più belli del Marocco, ma anche in un mondo berbero molto diverso da quello occidentale. Non è infatti difficile incontrare uomini berberi in groppa ai loro cavalli attraversare le gole in un’atmosfera di tempi antichi oppure le donne nei pressi del fiume intente a lavare i panni o a svolgere le loro attività quotidiane.
Ogni momento della giornata è consigliato per visitare le Gole del Todra, ma l’alba dona a questo luogo remoto un’aurea quasi ultraterrena e altamente suggestiva, con le luci del nuovo giorno che filtrano nella gola lentamente rivelando poi lo spettacolo naturale delle gole del todra, considerate le più affascinanti del Marocco meridionale.