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La grotta di Byron racconta una storia interessante che ancora oggi affascina i turisti più curiosi. Musa ispiratrice per il poeta inglese, la grotta marina situata a Porto Venere fa parte dei Patrimoni dell’Umanità Unesco. Scopriamo, quindi, tutte le bellezze e le curiosità custodite in questo luogo magico e poetico.
Grotta di Byron: la storia
La famosa località ligure di Porto Venere, in provincia della Spezia, insieme alle isole Palmaria, Tino, Tinetto e le Cinque Terre fa parte dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco. Di conseguenza, anche le sue grotte ne fanno parte, e non sorprende il motivo.
Fonti di ispirazione per il poeta inglese Lord Byron, una delle grotte scavate dal mare ha persino preso il suo nome, e ogni anno attira migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo.
Uno spettacolo della natura indescrivibile, se non nelle parole del poeta che, cullato dal suono dolce delle onde, ha composto le sue opere ammirando questo straordinario spettacolo.
Ma scopriamo tutte le informazioni sulla splendida grotta incastonata nella roccia di Porto Venere.
Poesia e leggenda nella grotta
Sovrastata dalla Chiesa di San Pietro e dalle mura del Castello di Portovenere, la grotta deve il suo nome al fatto che la cala era particolarmente cara al poeta britannico, che vi si rifugiava per meditare.
Secondo una leggenda, infatti, Byron, il poeta maledetto, il libertino, il giramondo inglese, emblema della libertà e della ribellione di una nuova generazione di artisti, si tuffò nella acque circostanti, sfidando il mare a nuoto per 8 chilometri per raggiungere il collega, poeta Shelley, quando venne a sapere che questo soggiornava proprio nella vicina Lerici.
La grotta, con una profondità minima di 5 metri e una massima di 20 metri lungo il fianco, ha una parete ricca di piccoli crostacei. Il fondale ai piedi della parete è sabbioso, trasformandosi in una vera e propria sfida alla ricerca di sogliole e seppie.
La grotta offre, inoltre, un ambiente subacqueo molto interessante, adatto anche ai sub meno esperti. Si tratta di una delle mete più romantiche e suggestive della Liguria.
Come arrivare
Per raggiungere la grotta si può intraprendere un sentiero a piedi, oppure scegliere di arrivare via mare con un mezzo proprio.
Appena superato il canale di Porto Venere, in direzione Riomaggiore, si trova uno specchio di mare protetto dallo sperone di roccia su cui svetta la chiesa di San Pietro da un lato, e le antiche mura della guarnigione dall’altro.
Lungo il tragitto, si può praticare un’immersione, quella che si svolge lungo la parete che non pone difficoltà. Perciò può essere tranquillamente affrontata indifferentemente da neofiti ed esperti. L’immersione inizia ai piedi della falesia ad una profondità di cinque metri. Poi prosegue lungo il fianco e raggiungere così la profondità massima che sfiora una ventina di metri dalla superficie.