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La magnifica Grotta della Poesia è una delle mete turistiche più famose della Puglia, e custodisce una storia molto interessante. Un passato misterioso si unisce alle leggende, che accroscono il fascino della piscina naturale dai colori spettacolari. Scopriamo, quindi, la storia, le leggende e tutte le curiosità sulla splendida grotta.
Grotta della Poesia: la storia
Uno dei punti più famosi del Salento, la Grotta della Poesia è divenuta ormai una meta del turismo di massa. Situata a Roca, tra San Foca e Torre dell’Orso, l’area in cui si estende è caratterizzata da scogliere e piccole insenature davvero suggestive.
Considerata una delle piscine naturali più belle d’Italia, la storia della grotta è carica di fascino e di mistero.
Roca Vecchia assieme a Torre Sant’Andrea e Torre dell’Orso fa parte delle tre “Marine di Melendugno“.
La località turistica, immersa tra alte falesie e reperti archeologici, rappresenta una delle aree più affascinanti del Salento.
Con il passare dei secoli, il mare ed il vento hanno modellato il paesaggio dando vita a numerose grotte, gallerie e cunicoli. Le grotte scavate nelle scogliere calcaree di Roca Vecchia sono state utilizzate per molto tempo, come luogo di culto da monaci basiliani, che in passato, hanno vissuto come eremiti in questi luoghi.
Sul promontorio “zona Castello” è presente la torre cinquecentesca che dall’alto sorveglia questi luoghi incantevoli. Questa torre ha sostituito il castello eretto nel XIV secolo, un tempo posizionato a strapiombo sul mare Adriatico. Questo luogo così prezioso è oggetto di particolare interesse da parte di molti esperti di archeologia sottomarina. Sui fondali, infatti, vi sono motivi archeologici del retroterra. Una vera e propria città sommersa che, nelle profondità marine, custodisce ancora i segreti di una civiltà fiorita nel terzo e secondo secolo prima di Cristo.
Le leggende
La leggenda è legata proprio al nome di questa grotta. Questa racconta di una principessa che faceva il bagno nella grotta e con la sua bellezza ispirava i versi dei poeti. In passato, le due grotte erano coperte e facevano parte del Parco archeologico di Roca Vecchia.
Tuttavia, il significato del suo nome è, in realtà, legato anche al fatto che in passato fosse presente una sorgente di acqua dolce, in greco chiamata “posia”.
Come arrivare
La magnifica grotta dista 23 chilometri da Lecce e 20 chilometri da Otranto. L’area adiacente alla Grotta della poesia è caratterizzata dalla presenza del sito archeologico di Roca Vecchia uno tra gli insediamenti archeologici più importanti del bacino del Mediterraneo, grande testimonianza soprattutto per quanto riguarda l’età del Bronzo.
Nel caso di un viaggio in auto, è possibile lasciarla tranquillamente in un parcheggio privato poco distante dalla grotta, 5 minuti a piedi. La tariffa giornaliera del parcheggio è di 4,50 euro, mentre la tariffa oraria è di 1 euro.