Grotta di Eolo della Reggia di Caserta: un tesoro riscoperto

La riscoperta della Grotta di Eolo Reggia di Caserta, un tesoro nascosto dagli anni Settanta con reperti storici preziosi.

Torna alla luce dopo cinquant’anni la Grotta di Eolo della Reggia di Caserta, con tesori nascosti dagli anni Settanta. Una riscoperta che accresce la curiosità di visitatori e turisti.

Grotta di Eolo della Reggia di Caserta

La famosa Reggia di Caserta è uno dei gioielli d’Italia.

Il palazzo reale, con annesso un parco, ubicato a Caserta è la residenza reale più grande al mondo per volume. I proprietari storici sono stati i Borbone di Napoli, oltre a un breve periodo in cui i proprietari furono i Murat. Dal 1997 è stata dichiarata dall’UNESCO, insieme con l’acquedotto di Vanvitelli e il complesso di San Leucio, patrimonio dell’umanità, ma ancora oggi continua a stupire.

Infatti, dopo lavori di pulizia e ripristino degli ambienti, è ritornata alla luce la grotta di Eolo.

Le grotte, ripulite da rovi e piante infestanti, hanno rivelato un tesoro che risale probabilmente agli anni Settanta.

Grotta Reggia

Il ritrovamento

Tra i meandri, sono stati ritrovati oltre 300 pezzi tra arti, capitelli, foglie d’acanto, fregi e stemmi, appartenuti ai gruppi scultorei del Parco Reale e rinvenuti in parte anche nella macchia boschiva e nei depositi.

I reperti, riemersi dall’oblio, sono stati fotografati e catalogati in attesa di poter tornare, dove possibile, nella loro collocazione originaria.

Il ritrovamento è avvenuto durante l’importante opera di restauro che ha coinvolto cortili, tetti, lo Scalone reale, i pavimenti in encausto degli Appartamenti storici, Peschiera e le serre del Giardino Inglese.

Ancora non vi è una data precisa per la riapertura al pubblico della grotta, poiché prima ci saranno i lavori di studio e restauro dei ritrovamenti.

Reggia

La grotta

Alla Grotta di Eolo si accede attraverso un cancello dalle forme essenziali che nulla lascia presagire degli affascinanti spazi in cui introduce. L’ingresso dopo decenni di abbandono è tornato a riaprirsi in occasione di lavori di pulizia e ripristino degli ambienti. Questi, infatti, preludono a una prossima fruibilità da parte del pubblico.

Rimossa la grande massa di rovi e erbe infestanti, la grotta è tornata a mostrarsi in tutta la sua suggestione oltre a rivelare un piccolo tesoro di pezzi scultorei.

La direzione della Reggia ha ideato un’iniziativa che punta a coinvolgere il pubblico di tutte le età. Infatti, le immagini dei singoli pezzi saranno pubblicate sui canali social della palazzo reale e i visitatori saranno invitati a perlustrare il parco e le statue per ritrovare il “proprietario” del pezzo mancante. Un puzzle vivente che dalla realtà virtuale di internet coinvolgerà anche dal vivo i visitatori della Reggia di Caserta.

Scritto da Ilenia Albanese

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